Pressing sulla Farnesina: «Si attivi in Pakistan»
Condanne bipartisan, in serata la nota del ministero. Meloni: «A lei subito la cittadinanza»
La storia di Farah, la studentessa veronese costretta ad abortire nel nativo Pakistan, ha fatto il giro d’Italia. E, da sinistra a destra, sale un fitto coro di condanne e richieste di intervento da parte delle istituzioni.
«Una cosa inaudita», dice il deputato veronese del Partito democratico Vincenzo D’Arienzo. E, se la denuncia risultasse fondata, «saremmo di fronte ad un atto criminale da punire con la massima severità». D’Arienzo sottolinea che si tratta di «una vicenda che coinvolge la vita di tanti veronesi, amici e altro: nessuna propaganda, ma la richiesta di certezze e di giustizia». Aggiunge di aver presentato un’interrogazione al ministro degli Esteri, che al momento è ancora Angelino Alfano, «di fare la propria parte affinché sia accertata la verità, i responsabili vengano puniti e la ragazza sia riportata al più presto al sicuro a Verona». Sempre dal Pd, la deputata Lia Quartapelle lega la vicenda di Farah a quella di Sana, la ragazza bresciana di origine pakistana uccisa nel villaggio nativo. «Queste ragazze vanno in tutti i modi aiutate nel loro percorso di crescita e autonomia, evitando il razzismo e le generalizzazioni pericolose di cui purtroppo si nutre anche una cattiva politica», afferma, annunciando anche lei un’interrogazione al ministro degli Esteri.
Anche per il deputato delle Lega, nonché segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, la vicenda veronese «ricorda terribilmente l’analoga tragica vicenda di Sana», e conferma che «un certo Islam radicale ed estremista non è in alcun modo compatibile con il nostro modo di vivere e con il nostro ordinamento e con i suoi valori». Anche lui invita la Farnesina ad attivarsi, come del resto fa il senatore padovano dell’Udc Antonio De Poli per cui, di fronte a una vicenda che «ha dell’incredibile» e ad «una violenza psicologica che non ha eguali», il ministero degli Esteri dovrà attivarsi «per reperire tutte le informazioni utili del caso e verificare quanto è accaduto». In serata la La Farnesina ha reso noto di aver chiesto all’ambasciata d’Italia ad Islamabad di verificare con urgenza, con le autorità locali, la vicenda. «L’Italia difende con forza e in ogni circostanza il rispetto dei diritti umani e delle libertà e i diritti fondamentali sulla base della parità di uomini e donne», afferma una nota del ministero.
Chiede un passo in più Giorgia Meloni,: «L’essere cittadina italiana permetterebbe alla ragazza l’immediato trasferimento nel nostro Paese, dove la libertà individuale è tutelata mentre in Pakistan vive segregata da madre e sorella», afferma la leader di Fratelli d’Italia che chiede quindi al ministro Alfano di concedere immediatamente a Farah la cittadinanza italiana.