«No alla chiusura della Fedex» Lavoratori in sciopero per 8 ore
Otto ore di sciopero per dire no alla chiusura della filiale Fedex di San Giovanni Lupatoto e alla messa in mobilità dei 13 addetti che ci lavorano, ma anche ai 2 esuberi e ai 9 trasferimenti a Padova dei dipendenti di Tnt, azienda acquisita dalla stessa Fedex. Ieri, lo sciopero nazionale contro la politica di chiusure avviata dal vettore della logistica ha coinvolto anche Verona con un’adesione che è stata praticamente totale.
Tutte le sigle hanno aderito per esprimere un forte dissenso a una politica aziendale che, accusano, è fatta quasi esclusivamente di chiusure, esternalizzazioni dei servizi ed appalti dati a ditte esterne. «Ci hanno messo due anni – attacca Mario Lumastro, segretario Filt Cgil Verona – a programmare l’integrazione tra le due aziende e ora, come risultato, hanno deciso di chiudere 24 filiali italiane di Fedex, su 34. Ma attenzione perché a perdere il posto non sono solo i dipendenti diretti: ormai in questo settore il rapporto è un lavoratore diretto a 3, con addetti che operano soprattutto con aziende in appalto. A Verona, quindi, questa chiusura mette a rischio oltre 60 posti di lavoro». Nuove manifestazioni contro la decisione di Fedex sono in programma il 31 maggio e il 1° giugno.Fronte caldo anche alla Unilever di Sanguinetto. In questo caso, la multinazionale ha deciso la messa in mobilità di 42 dipendenti. Ieri, i lavoratori riuniti in assemblea hanno proclamato 8 ore di sciopero che concretizzeranno lunedì prossimo, con un presidio in piazza Cittadella. Nella sede scaligera di Confindustria, infatti, ripartirà la trattativa tra azienda e sindacati. Dopo gli incontri delle settimane scorse, tuttavia, le parti sembrano rimanere piuttosto distanti.