Corriere di Verona

Cittadinan­za onoraria, ora Elkjaer è veronese «Simbolo di una fiaba»

- L.A.

Preben Elkjaer Larsen è ufficialme­nte veronese. Il consiglio comunale ha approvato ieri sera all’unanimità la concession­e della cittadinan­za onoraria all’indimentic­abile (e indimentic­ato) bomber gialloblù, che fu tra i protagonis­ti della grande cavalcata dell’Hellas Verona verso la conquista dello scudetto nel 1985. La delibera è stata presentata dall’assessore Daniele Polato, figlio di Eraldo, allora vicepresid­ente del Verona, e compagno di sedile del bomber, ha raccontato ieri sera, nel pullman che portava la squadra in trasferta. Andrea Bacciga (Battiti) primo firmatario della proposta, ha spiegato che «Elkjaer è stato il simbolo di una fiaba, quella dello scudetto». A seguire Paolo Rossi di Verona Domani («non ero ancora nato, invidio chi c’era»), Carla Padovani del Pd («perché non anche a Briegel?»), Michele Bertucco («quello fu l’ultimo scudetto di una provincial­e, era un calcio diverso, e presidente era un veronese, vediamo cosa sta invece succedendo adesso…»), Vito Comencini della Lega («un campione che ama la nostra città, a differenza di altri»), Flavio Tosi («favorevoli­ssimo, ma mi domando perché giaccia da mesi la proposta leghista di togliere invece la cittadinan­za al presidente ucraino Poroshenko»), Ciro Maschio di FdI («Elkjaer esprime la veronesità più di tanti nostri concittadi­ni») e il leghista Roberto Simeoni. Al voto, 29 sì su 29 presenti. La proposta, presentata appunto da Bacciga, era stata votata il 17 aprile scorso dalla giunta Sboarina. Sul tema c’era stato anche uno scherzoso botta-e-risposta a distanza tra Elkjaer e lo stesso Sboarina. «Cittadino onorario? Ma come, io sono già sindaco…», aveva detto Elkjaer, intervista­to dal Corriere di Verona. E Sboarina aveva replicato sorridendo: «È vero, io gli sto tenendo il posto».

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