«Quadro igienico-sanitario precario» Migranti trasferiti, chiuso l’hotel Rizzi
Bussolengo, lo stop è stato deciso ad aprile dal sindaco: «Forte degrado»
I richiedenti asilo, senza alcun clamore, erano stati trasferiti da fine marzo in altre strutture. Un provvedimento preso dalla prefettura dopo l’ispezione a sorpresa dei funzionari del Ministero dell’Interno, a inizio anno. Ma nelle scorse settimane, l’hotel Rizzi di Bussolengo è stato chiuso con ordinanza specifica firmata dal sindaco Paola Boscaini.
Perché, se già gli ispettori ministeriali avevano riscontrato che nella struttura non vi erano le condizioni per ospitare i migranti, anche il successivo controllo attuato da parte del personale dell’Usl 9 e da parte degli agenti della polizia locale ha portato alla luce «una situazione igienicosanitaria del tutto precaria, con il ritrovamento di frigoriferi, materassi e mobili vari accatastati nello scantinato e in uno stato di evidente degrado nei sottoscala e nelle aree esterne, con la presenza di rifiuti». Il provvedimento firmato lo scorso 26 aprile mette in luce anche la presenza di «numerosi insetti (blatte)» e di «mobilio che ostruiva il passaggio ai piani superiori, nel pianerottolo posto al secondo piano della scala di emergenza esterna».
Alla luce di ciò, il sindaco ha disposto la chiusura immediata dando 30 giorni di tempo per ripristinare «adeguate condizioni igienico sanitarie, con la costante pulizia degli ambienti» , incaricando la polizia locale di vigilare «sull’effettivo svolgimento delle prescrizioni». «In seguito alle segnalazioni ricevute avevamo più volte chiesto all’Usl di prendere provvedimenti, ma l’hotel Rizzi era un Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas, ndr), la cui competenza è della prefettura. Dopo ripetute comunicazioni, con immagini allegate in cui veniva evidenziato lo stato di degrado del luogo, abbiamo concordato un sopralluogo che ha rilevato una situazione grave».
«La prefettura nel frattempo, prima dell’ordinanza, ha provveduto a spostare i profughi fuori da Bussolengo, in un altro luogo della provincia che non ci è stato comunicato» ha puntualizzato Boscaini. Sopralluoghi e verifiche, negli anni in cui l’hotel è arrivato ad ospitare fino a 90 richiedenti asilo, non ne sono mancati. Specialmente dopo i casi di inizio 2016, quando tre ospiti in rapida successione erano morti all’improvviso e si temeva potesse trattarsi di un’epidemia (ipotesi esclusa dagli accertamenti della procura).
Ma mai era stata disposta la chiusura. Ora, scaduto il contratto con la prefettura, il futuro del Rizzi è tutto da riscrivere.