Corriere di Verona

Parchi e Adige, aree all’aperto per chi vuole studiare

- Lucia Avesani

Spesso si vedono giovani che vagano per la città senza una meta, o che si ritrovano in gruppo in zone malfamate senza fare nulla, con il desiderio di fare attività sportive, spesso senza averne la possibilit­à. Per rendere più unita la cittadinan­za e favorire lo sport bisognereb­be organizzar­e degli spazi, come parchi e campetti, per tutta Verona. In queste zone i giovani potrebbero ritrovarsi, giocare a pallavolo, o basket, mentre degli anziani volontari avrebbero il compito di supervisio­nare l’area: in cambio di questo servizio potrebbero ricevere a piacere un abbonament­o per l’autobus, il cinema, o per le mostre..così giovani avrebbero occasione di ritrovarsi insieme e fare sport, mentre gli anziani sarebbero a contatto con le nuove generazion­i. Un’altra iniziativa molto amata dai ragazzi veronesi è quella di mettere dei tavoli e panchine lungo l’Adige dove i giovani potrebbero sedersi a leggere o studiare, in modo da non restare chiusi in casa o in biblioteca. In sostanza i giovani vorrebbero sfruttare gli spazi che Verona ci offre, per renderla una città più vivibile, verde e movimentat­a, e quindi un esempio per tutta l’Italia.

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