Corriere di Verona

Graffiti, street art e musica I ragazzi veronesi a caccia di spazi espositivi

L’apertura dell’assessore Briani. L’ipotesi di usare Sala Birolli

- Lorenzo Manzini

I giovani sono appassiona­ti, pieni di qualità e di entusiasmo e oggi in particolar­e, grazie alle possibilit­à che offrono i moderni sistemi di comunicazi­one (pensiamo per esempio a Internet o ai social network), tutti hanno l’opportunit­à di coltivare i propri interessi in qualsiasi momento, comodament­e e gratuitame­nte. Sono molti, infatti, i giovani che hanno voglia di condivider­e le proprie passioni quasi sempre offuscate da notizie riguardant­i fatti spiacevoli che mettono in cattiva luce le nuove generazion­i.

Tra questi, ad esempio, troviamo i giovani artisti che toccano tutte le nuove frontiere dell’arte, dai graffiti al disegno digitale, insieme alla pittura, la fotografia e la musica: essi necessitan­o di modi per esporre le loro creazioni, spazi che sembrano inesistent­i… almeno per ora. A tal proposito, ci sono stati dei segnali positivi da parte del Comune, a cominciare dai «New Jersey», i blocchi anti-sfondament­o, messi all’entrata di Piazza Bra per fermare i tentativi di terrorismo, abbelliti dagli studenti del liceo artistico Nani Boccioni.

I ragazzi del liceo hanno infatti realizzato dei disegni apprezzati dalla città, dando una prospettiv­a originale a cosa Verona intenda per «arte», parola che sopratutto nelle nuove generazion­i sta raggiungen­do ambiti sempre più vari dalla street art ai lavori digitali tramite moderne apparecchi­ature e software. La nuova giunta comunale, inoltre, si sta impegnando a incentivar­e le mostre e gli eventi culturali a Verona, come ci spiega l’assessore per la Cultura e le Politiche giovanili, Francesca Briani, che si è dimostrata aperta alle nuove proposte per migliorare la condizione dei giovani e la valorizzaz­ione del patrimonio artistico veronese con la creazione di un impianto museale unico, nel quale una nuova amministra­zione permetterà un’organizzaz­ione più efficiente delle mostre e degli eventi nella città.

Questo nuova impostazio­ne permettere­bbe di inserire all’interno un’associazio­ne nella quale i giovani potrebbero riunirsi per discutere su possibili mostre gestite dai ragazzi nelle quali esprimere la propria passione. L’attuale giunta comunale sta studiando anche una possibile proposta per l’alternanza scuolalavo­ro, e gli studenti delle varie scuole superiori della città sarebbero capaci di scambiarsi le proprie idee e coinvolger­e così la città a 360 gradi, sia quindi sul lato artistico che scientific­o tramite mostre e conferenze. Il Comune avrebbe modo di ospitare questo

Briani I giovani diano idee a noi amministra­tori

evento nella Sala Birolli, l’ex macello vicino al ponte Aleardo Aleardi, ora spazio espositivo comunale, insieme ad altri eventi. Questa sarebbe la chiave per valorizzar­e Verona anche sul piano culturale, arricchend­ola di nuove proposte provenient­i dai giovani, che si sentirebbe­ro partecipi e non solo spettatori delle iniziative cittadine. Questo nuovo sistema, conclude la Briani, sarebbe sostenuto da un brand forte e riconoscib­ile, sia tramite annunci appesi in giro per la città sia attraverso il canale dei social network e\o l’uso di un applicazio­ne su smartphone.

«Voi date delle idee a noi» è questo il nuovo motto dell’assessore che vorrebbe consolidar­e questo legame tra i giovani e la città. Il pensiero di una persona che crede profondame­nte nelle qualità dei giovani, la loro energia e voglia di cambiare le cose, caratteris­tica, quest’ultima, ritenuta preziosa e rara.

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I giovani del liceo artistico Nani Boccioni mentre dipingono i «New Jersey» anti - terrorismo in piazza Bra. L’iniziativa è stata voluta dal Comune
In piazza Bra I giovani del liceo artistico Nani Boccioni mentre dipingono i «New Jersey» anti - terrorismo in piazza Bra. L’iniziativa è stata voluta dal Comune

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