Graffiti, street art e musica I ragazzi veronesi a caccia di spazi espositivi
L’apertura dell’assessore Briani. L’ipotesi di usare Sala Birolli
I giovani sono appassionati, pieni di qualità e di entusiasmo e oggi in particolare, grazie alle possibilità che offrono i moderni sistemi di comunicazione (pensiamo per esempio a Internet o ai social network), tutti hanno l’opportunità di coltivare i propri interessi in qualsiasi momento, comodamente e gratuitamente. Sono molti, infatti, i giovani che hanno voglia di condividere le proprie passioni quasi sempre offuscate da notizie riguardanti fatti spiacevoli che mettono in cattiva luce le nuove generazioni.
Tra questi, ad esempio, troviamo i giovani artisti che toccano tutte le nuove frontiere dell’arte, dai graffiti al disegno digitale, insieme alla pittura, la fotografia e la musica: essi necessitano di modi per esporre le loro creazioni, spazi che sembrano inesistenti… almeno per ora. A tal proposito, ci sono stati dei segnali positivi da parte del Comune, a cominciare dai «New Jersey», i blocchi anti-sfondamento, messi all’entrata di Piazza Bra per fermare i tentativi di terrorismo, abbelliti dagli studenti del liceo artistico Nani Boccioni.
I ragazzi del liceo hanno infatti realizzato dei disegni apprezzati dalla città, dando una prospettiva originale a cosa Verona intenda per «arte», parola che sopratutto nelle nuove generazioni sta raggiungendo ambiti sempre più vari dalla street art ai lavori digitali tramite moderne apparecchiature e software. La nuova giunta comunale, inoltre, si sta impegnando a incentivare le mostre e gli eventi culturali a Verona, come ci spiega l’assessore per la Cultura e le Politiche giovanili, Francesca Briani, che si è dimostrata aperta alle nuove proposte per migliorare la condizione dei giovani e la valorizzazione del patrimonio artistico veronese con la creazione di un impianto museale unico, nel quale una nuova amministrazione permetterà un’organizzazione più efficiente delle mostre e degli eventi nella città.
Questo nuova impostazione permetterebbe di inserire all’interno un’associazione nella quale i giovani potrebbero riunirsi per discutere su possibili mostre gestite dai ragazzi nelle quali esprimere la propria passione. L’attuale giunta comunale sta studiando anche una possibile proposta per l’alternanza scuolalavoro, e gli studenti delle varie scuole superiori della città sarebbero capaci di scambiarsi le proprie idee e coinvolgere così la città a 360 gradi, sia quindi sul lato artistico che scientifico tramite mostre e conferenze. Il Comune avrebbe modo di ospitare questo
Briani I giovani diano idee a noi amministratori
evento nella Sala Birolli, l’ex macello vicino al ponte Aleardo Aleardi, ora spazio espositivo comunale, insieme ad altri eventi. Questa sarebbe la chiave per valorizzare Verona anche sul piano culturale, arricchendola di nuove proposte provenienti dai giovani, che si sentirebbero partecipi e non solo spettatori delle iniziative cittadine. Questo nuovo sistema, conclude la Briani, sarebbe sostenuto da un brand forte e riconoscibile, sia tramite annunci appesi in giro per la città sia attraverso il canale dei social network e\o l’uso di un applicazione su smartphone.
«Voi date delle idee a noi» è questo il nuovo motto dell’assessore che vorrebbe consolidare questo legame tra i giovani e la città. Il pensiero di una persona che crede profondamente nelle qualità dei giovani, la loro energia e voglia di cambiare le cose, caratteristica, quest’ultima, ritenuta preziosa e rara.