Predazioni, sarà il Parco della Lessinia a gestire le pratiche degli allevatori
(d.o.) Prima ci si mette il lupo. VERONA Che, in certi casi, in Lessinia, ha distrutto nello spazio di poche ore di notte, l’intero patrimonio, in termine di bestiame, di alcuni allevatori. Poi arrivano tutte le lungaggini della burocrazia, con cui si deve misurare, volente o nolente, chi ha subito una predazione. E il malcontento, inevitabilmente, aumenta. La stagione dell’alpeggio (già iniziata, con qualche settimana d’anticipo rispetto al calendario usuale) vedrà però una significativa novità. Sarà il parco della Lessinia, ormai commissariato da due anni, a gestire univocamente le pratiche, risparmiando così una fatica in più agli allevatori. L’accordo ricade all’interno delle normative del decreto della giunta regionale 180, approvato per far fronte all’aumento di predazioni, soprattutto quando dalla montagna veronese si sono spostate anche su quella vicentina e bellunese, ed è stato siglato ieri tra la Provincia (dal presidente Antonio Pastorello) e dal Parco, rappresentato dal commissario Stefano Angelini. «Ci occuperemo di tutte le predazioni che avverranno nel Veronese, anche al di fuori del confine del parco», specifica Angelini. All’accordo parteciperà anche la polizia provinciale, che collaborerà nei sopralluogo e nelle verifiche dei danni, che andrebbero effettuati entro 24 ore. Chi subisce predazioni potrà contattare gli agenti al numero verde 800.344.000.