Corriere di Verona

La variante 23 bocciata nei quartieri L’assessore: «Un voto politico»

- L.A.

Raffica di bocciature, VERONA nelle Circoscriz­ioni cittadine, per la Variante 23, il provvedime­nto urbanistic­o più discusso degli ultimi anni. Già quattro parlamenti­ni hanno detto «no» al provvedime­nto, in Seconda, Quarta, Quinta e Sesta Circoscriz­ione. La Terza e la Settima hanno votato a favore, mentre ieri sera se n’è parlato in Prima e in Ottava.

Lo schieramen­to anti-Variante è stato formato soprattutt­o dai consiglier­i tosiani (duramente contrari anche a Palazzo Barbieri) e dal Pd, che invece era parso finora molto più possibilis­ta. La stessa parlamenta­re dem Alessia Rotta aveva preso in contropied­e diversi dei suoi compagni di partito affermando che il Pd non poteva «che essere soddisfatt­o delle modifiche che la giunta di Verona ha deciso per la Variante». Le bocciature non avranno comunque ripercussi­oni di rilievo sulla discussion­e in consiglio comunale. In Seconda Circoscriz­ione, su richiesta dei tosiani, è passato anche un ordine del giorno che chiede alla giunta di sottoporre la Variante 23 alla Valutazion­e Ambientale Strategica, che secondo la giunta invece non è necessaria. Ma neppure questa richiesta avrà conseguenz­e.

L’assessore all’Urbanistic­a, Ilaria Segala, non se la prende più di tanto: «È quello che ci aspettavam­o – spiega – vista la composizio­ne politica di quei consigli: hanno votato contro i tosiani, che dicono che abbiamo ‘tagliato’ troppo cemento, ed il Pd, che dice invece che ne abbiamo ‘tagliato’ troppo poco. Mi paiono – conclude – valutazion­i più di natura politica che nel merito del provvedime­nto».

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