Inganna la cugina e le spilla oltre mezzo milione
(la.ted.)Avrebbe «abusato VERONA delle condizioni di deficienza psichica della cugina novantenne (nata nel 1927, deceduta nel 2015)», alleggerendola secondo l’accusa di oltre mezzo milione di euro. È per rispondere di questa accusa. ovvero dei reati di appropriazione indebita e circonvenzione d’incapace, che ieri è stato rinviato a giudizio Antonio Cagali: difeso dall’avvocato Giacomo Piazzi, si ritroverà a processo su decisione del gup Livia Magri.
Secondo l’ipotesi da cui si dovrà difendere, avrebbe approfittato della parte lesa, «segnalata come persona confusa e incapace di gestire le incombenze domestiche nonché di effettuare le adeguate valutazioni in ordine ad affari di natura economica, per età e gravi problemi di salute». Nonostante tale situazione della cugina, l’imputato si sarebbe «fatto intestare i conti corrente trasferendo su conto e deposito titoli intestati a sé e ai suoi prossimi congiunti le risorse finanziarie esistenti su suddetti conti per un importo complessivo pari a 540mila euro così appropriandosene definitivamente». Al momento ovviamente quelle contestate nel capo d’imputazione risultano mere ipotesi: starà ai giudici adesso stabilire dopo il processo se le cose siano andate realmente così.