C’è un Hellas da rifare Via Romulo, Fares e Cerci E occhio al nodo Pazzini
Una squadra da rifare. VERONA Sarà un Verona inevitabilmente rovesciato quello che uscirà dal mercato. In assenza di un direttore sportivo incaricato in via formale – per adesso c’è l’interim di Tony D’Amico –, all’Hellas non ci sono movimenti concreti. Esistono già, tuttavia, delle certezze, e riguardano i nomi dei giocatori che non vestiranno più la maglia gialloblù. Lunga la lista dei prestiti a termine, corta quella di chi va a scadenza di contratto, identico l’esito: da un lato e dall’altro, lasceranno il Verona. In quindici, al momento, restano legati all’Hellas: Nicolas, Silvestri, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen, Fares, Felicioli, Romulo, Fossati, Laner, Valoti, Calvano, Zaccagni, Bearzotti e Lee, cui vanno aggiunti i Primavera Danzi, Kumbulla, Tupta e Stefanec. Attenzione, però, perché Romulo è destinato ad andarsene per accettare una delle numerose proposte c da club di Serie A (lo seguono, tra gli altri, Torino, Parma, Sampdoria e Spal) e Fares sarà ceduto per monetizzare. Il suo cartellino è valutato dalla dirigenza gialloblù non meno di 5 milioni di euro. Genoa, Sampdoria, Bologna e Fiorentina sono in corsa. Anche Nicolas ha mercato e un’eventuale partecipazione di Lee al Mondiale russo con la Corea del Sud farebbe crescere le sue quotazioni. Poi, dunque, ci sono i prestiti che scadono: Vukovic, Boldor, Ferrari, Heurtaux, Buchel, Aarons, Verde, Kean, Matos e Petkovic. Ai saluti sono Coppola, Zuculini e Cerci. Il 30 giugno si esaurisce il loro vincolo con l’Hellas. Ecco, dunque, un Verona che dovrà essere ricostruito un pezzo dopo l’altro. Ci sono anche dei prestiti che rientrano, peraltro, e proprio uno di questi è il caso principale che determinerà le scelte societarie: Giampaolo Pazzini torna dal Levante, ha un ingaggio pesante, smisurato per le casse dell’Hellas, e altri due anni di contratto. La soluzione non è agevole. Per il resto, non rimane molto: Brosco può essere utile, recuperata una buona condizione di forma al Carpi, Cherubin ha ripreso confidenza con il campo con l’Ascoli, Riccardi è stato brillante protagonista per un tratto di stagione a Lecce, prima di infortunarsi. Alejandro Gonzalez ha fatto poco a Perugia e non fa parte dei piani. Casale, Checchin e Cappelluzzo hanno giocato con ridotta frequenza tra Perugia e Prato, Viterbese e Pescara. Spetterà all’allenatore considerare un loro inserimento in rosa. Di sicuro la tela da tessere per cucire il nuovo abito del Verona è parecchia ed esige la cura di un buon sarto.