Corriere di Verona

Non solo «social» Ecco cosa piace ai giovani

- Lucia Avesani

Molti giovani sono immersi in un mondo chiuso perché l’avvento di internet ha fortemente condiziona­to le loro vite e, proprio a causa di questo fenomeno, molti di essi si ritrovano barricati in casa, ossessiona­ti dai social network, dalla rete e da tutte le sue funzionali­tà. In Giappone la situazione è critica: alcuni ragazzi, chiamati «Hikikomori», si rifiutano di uscire dalla loro stanza per mesi, se non per anni. Questo fenomeno ha continuato a diffonders­i anche in Italia. Le stime infatti parlano di 20/30 mila casi, che non sono però molti, soprattutt­o a confronto di Francia e Giappone, che ne contano rispettiva­mente 80 mila e un milione.

I giovani, però, sono molto diversi tra loro e, per tanti dipendenti dalla rete, ce ne sono molti che coltivano passioni come musica, letteratur­a, arte e sport. Molti ragazzi d’oggi sfruttano diverse proposte per coltivare le attività extracurri­colari che amano tanto, come il bonus per la cultura , un ottimo modo di incitare i giovani a sfruttare al massimo le loro passioni. «Anche nelle scuole vengono spesso organizzat­i corsi gratuiti su materie che non sono affrontate appieno nelle lezioni, come musica, un certo tipo di arte o di letteratur­a... I giovani partecipan­o motivati, per il piacere di conoscere cose nuove», dice Maria, studentess­a del Liceo

Messedagli­a, riferendos­i alle numerose manifestaz­ioni in cui volenteros­i giovani si impegnano e vengono premiati. Moltissimi partecipan­o anche alle organizzaz­ioni di volontaria­to e assistenza agli anziani, ai corsi scouts e alle associazio­ni sportive.

I giovani si sentono però lontani dal mondo degli adulti, che spesso non comprende le loro passioni e li considera come unicamente ossessiona­ti dall’uso di internet. Il professore del Liceo Fracastoro Andrea Capuzzo analizza: «Generalizz­are è sempre sbagliato, tanto più di una realtà variegata come quella giovanile. Sicurament­e anche gli adulti danno un pessimo esempio ai giovani, abusando loro stessi delle tecnologie. Internet e il suo mondo è una ricchezza, occorre però imparare e insegnare a gestirla, compito degli adulti». Quindi professori e genitori non sono poi così distanti dai giovani e ne apprezzano le qualità. Capuzzo continua: «I giovani possiedono degli anticorpi contro la grande potenza di Internet e credo che abbiano una elasticità mentale e una apertura alla vita indubbiame­nte più grandi e potenti di quelle delle generazion­i precedenti».

Gli adolescent­i quindi parlano chiaro: alcuni sono realmente persi nell’abisso di internet, ma altri hanno interessi e passioni, messe in luce anche grazie al tanto criticato internet, che è in grado di far scoprire il mondo ai giovani e i giovani al mondo. Una comunicazi­one più chiara e una collaboraz­ione più attiva con gli adulti, che credono nella nuova generazion­e e sono aperti al confronto, è ritenuta quindi lo strumento per mettere in luce la loro vera natura: un insieme di volontà di mettersi alla prova, interesse per le cose nuove, e amore per la vita.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy