«Generations», libro e cene I giovani chef si uniscono: «Un progetto per la città»
C’è una generazione di cuochi veronesi che scalpita da tempo e che ha preso il timone delle cucine storiche di Verona. Sono professionisti che hanno fra i 30 e i 40 anni e che chiedono spazio alle vecchie generazioni, che hanno avuto il merito di aver fatto conoscere e di aver valorizzato la ristorazione scaligera. Oggi cinque giovani chef si sono messi assieme, consapevoli che solo facendo sistema possono fare di Verona una delle capitali internazionali della cucina. Per questo, in una serataevento a Villa della Torre a Fumane, hanno citato gli esempi di Copenaghen e Bilbao.
Il capofila del progetto è Matteo Rizzo, chef del ristorante stellato Il Desco, che ha dato alle stampe un libro dedicato non solo al locale in centro a Verona ma anche alle sue passioni e alla sua generazione. Si chiama «Generations. Il Desco, a fine dining story» (35 euro, disponibile sulla piattaforma Amazon), i cui testi sono in italiano e in inglese. Matteo Rizzo (classe 1984) guida con mano sicura il ristorante aperto dal padre Elia nel 1981. Assieme a Matteo Rizzo c’è Filippo Gioco, terza generazione della famiglia alla guida del «12 Apostoli », che sta rivoluzionando con lo chef Mauro Buffo (scuola Alajmo) in cucina lo storico locale. Nel gruppo c’è Michael Silhavi, giovane chef dell’Osteria Ponte Pietra che propone piatti come la Tartar di manzo «come un sushi» o lo Spaghettino tiepido alle ostriche. Poi c’è Matteo Grandi, che con Elena Lanza guida la cucina del Degusto, il ristorante gourmet di San Bonifacio. E poi c’è Francesco Baldissarutti, lo chef stellato del ristorante Perbellini di Isola Rizza con la proprietaria Paola Secchi. Il progetto «Generations» si articolerà in una serie di cene nei ristoranti della città che si svolgerà in autunno, rivolta in particolare ai giovani. A benedire il progetto è stato Francesco Allegrini, nuova generazione della cantina veronese.