Corriere di Verona

Silvia Ronca: «Papà sei morto un’altra volta Distrutta la tua azienda»

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Il giorno dopo il fallimento VERONA di Melegatti, le parole più emotive e soprattutt­o più dure arrivano da Silvia Ronca, figlia di Salvatore,storico presidente dell’azienda che inventò il pandoro nel 1894. «L’1 luglio 2005 sei morto la prima volta, il 29 maggio 2018 sei morto un’altra volta». È ciò che scrive in un post su Facebook. Parole dure, che paiono indirizzat­e nei confronti della attuale presidente Emanuela Perazzoli, con cui i rapporti sono stati spesso difficili.

Il giorno dopo il fallimento VERONA di Melegatti, le parole più emotive e soprattutt­o più dure arrivano da Silvia Ronca, figlia di Salvatore, ovvero l’uomo che fino alla sua scomparsa per malattia aveva guidato con polso fermo l’azienda che inventò il pandoro nel 1894. «L’1 luglio 2005 sei morto la prima volta, il 29 maggio 2018 sei morto un’altra volta». È ciò che scrive in un post su Facebook.

Salvatore Ronca, scomparso appunto tredici anni fa, aveva sposato Emanuela Perazzoli, che dopo la morte del marito ha assunto le redini dell’azienda dolciaria, fino al tracollo finanziari­o e al fallimento decretato dal tribunale l’altro ieri. «Sei morto un’altra volta - scrive dunque Silvia con la differenza, papà, che mentre nella prima piangeva solo la tua famiglia, quella vera che ti amava, perché contro la malattia non ci si può che arrendere, nella seconda piange una città intera con famiglie distrutte e amareggiat­e». Poi la giovane donna aggiunge: «E questo perché non hanno combattuto contro una malattia ma contro persone indegne, assetate di soldi e di potere, che sputano sui sentimenti della gente. Non amo personalme­nte condivider­e le cose più intime del mio privato sui social, ma oggi la rabbia è così forte che non posso tacere». Silvia non cita mai la Perazzoli, ma è chiaro che il bersaglio dei suoi strali è la moglie di suo padre, come peraltro si capisce da alcuni commenti in calce al post. Per esempio, quelli di dipendenti dell’azienda, e quello di sua madre, Silvana Zordan. «La mia solidariet­à va a tutte quelle

 Lo sfogo Piange una città intera con famiglie distrutte e amareggiat­e. La mia solidariet­à va a coloro che hanno combattuto per sconfigger­e il marcio

persone che hanno combattuto in questi mesi - riprende Silvia - io in silenzio sono stata dalla vostra parte e la Melegatti come avete scritto ieri siete voi, ma anche questo non basta per sconfigger­e il marcio che ci circonda. Nessuno più di me e della mia famiglia può capire contro chi avete cercato di lottare», conclude. Nata fuori dal matrimonio di Salvatore Ronca ma subito riconosciu­ta dal padre, Silvia era appena maggiorenn­e quando lui morì a soli 53 anni. Da tempo aveva ceduto le quote della Melegatti ereditate ed era dunque fuori da ogni gioco aziendale. I rapporti con la Perazzoli, come si evince dal messaggio, sono stati spesso difficili. E la conflittua­lità all’interno della famiglia proprietar­ia è stata a lungo un segno distintivo della società di San Giovanni Lupatoto.

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