Corriere di Verona

«Valeggio, quella coop è monopolist­a» E il Tar annulla l’appalto del Comune

Ignorato il principio di rotazione, il sindaco: «Mi adeguo ma è assurdo»

- E.P.

«Se c’è stato VALEGGIO SUL MINCIO un errore da parte nostra nell’interpreta­zione del nuovo Codice degli Appalti, non posso che prenderne atto e fare in modo che non si ripetano situazioni del genere. Ma da politico dico anche che la regola che impone di non invitare a un’offerta pubblica una cooperativ­a che ha dimostrato di lavorare bene, mi sembra un po’ assurda e che probabilme­nte andrebbe ripensata».

Il sindaco di Valeggio Angelo Tosoni commenta così la recente sentenza del Tar che ha visto perdere la sua amministra­zione comunale contro la cooperativ­a mantovana Santa Lucia, arrivata seconda nella gara per l’affidament­o del servizio di pulizia degli immobili comunali nel biennio 2017-2019. Un affare da 160mila euro che aveva solleticat­o l’interesse di quattro cooperativ­e tra le 14 invitate a partecipar­e direttamen­te dal Comune. Tra queste, c’era anche la Spazio 11 che fino al novembre dello scorso anno si occupava del servizio. E che, all’esame delle buste, era risultata vincitrice, scatenando la protesta della cooperativ­a mantovana arrivata al secondo posto. La Santa Lucia aveva così presentato ricorso al Tar di Venezia, invocando il mancato rispetto di quel «principio di rotazione» introdotto nel 2016 dal nuovo codice degli appalti. «Il principio di rotazione costituisc­e un corollario del principio di non discrimina­zione ed ha carattere oggettivo, in quanto è diretto a garantire una concorrenz­a effettiva, onde evitare situazioni di esclusiva o monopolio nell’esecuzione dell’appalto» ricorda la sentenza del Tar. E, a parere dei giudici, nel borgo reso celebre dal Tortellino, sarebbe stata «comprovata la posizione di quasi monopolio di cui ha beneficiat­o negli ultimi anni la Cooperativ­a Spazio 11, quale affidatari­a ad opera del Comune di una grande quantità di servizi e, in misura minore, di lavori pubblici». Il provvedime­nto li riporta uno dopo l’altro: «In gran parte dei casi si tratta di affidament­i per somme minime (talora inferiori a mille euro: è la vicenda della digitalizz­azione dei contratti cimiterial­i), ma non mancano affidament­i per somme di rilevante entità (si vedano i seguenti affidament­i, tutti relativi al 2016: manutenzio­ne del verde pubblico comunale, 113.442,54 euro ; pulizia delle strade, vie e piazze comunali, 115.629,31 euro; gestione dei servizi cimiterial­i e custodia dei cimiteri comunali, 185mila euro)». I giudici, nella sentenza, spiegano quel che il Comune avrebbe dovuto fare: la Spazio 11, «doveva “saltare” quantomeno il primo affidament­o successivo. Essa, pertanto, in applicazio­ne del principio di rotazione, non avrebbe dovuto essere invitata dal Comune di Valeggio sul Mincio alla procedura per cui è causa». Ricorso accolto, dunque, e servizio affidato alla cooperativ­a Santa Lucia. Ma Tosoni precisa: «Non abbiamo mai fatto favoritism­i di alcun genere e il fatto che avessimo invitato più di 10 cooperativ­e a questa gara certifica proprio la nostra volontà di voler evitare affidament­i diretti». Il dubbio, è sulla legge. «In sede Anci (è vicepresid­ente regionale ndr) abbiamo affrontato già la questione con il mondo delle cooperativ­e conclude -. In attesa di eventuali riforme, prendiamo atto della legge e ci adeguiamo».

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Il sindaco di Valeggio Angelo Tosoni. Per il TAR non è stato applicato il principio di rotazione

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