La cena in casa Rutelli con i notabili cinesi «A Verona prepariamo un grande evento»
VERONA^Cena elegante, ma soprattutto cena importante, l’altra sera a Roma, a casa dell’ex ministro Francesco Rutelli e della moglie, la giornalista Barbara Palombelli.
Attorno al desco c’erano tra gli altri il sindaco di Verona, Federico Sboarina, il top manager Franco Bernabè (Eni, Telecom e molto altro ancora), il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti, il due volte premio Oscar, Ennio Morricone, l’ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Francesco Sequi, e una delegazione culturale cinese ad altissimo livello, con l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu. E ancora: la direttrice del dipartimento delle relazioni internazionali del Ministero della Cultura Rosanna Binacchi, il Comandante dei Carabinieri in Roma Giovanni Nistri, il regista Paolo Genovese e alcuni rappresentanti del Ministero degli Esteri e del Festival di Spoleto.
Un autentico «parterre de roi» culturale, insomma, riunito in onore di Yu Qun, Vice Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Popolare Cinese e Coordinatore per la parte cinese del Forum Culturale Italia-Cina, e della sua delegazione.
Un Forum di cui Rutelli è referente per l’Italia, e in cui Verona è entrata di diritto dopo il gemellaggio tra la nostra città e Hangzhou.
«È stato un incontro molto proficuo – spiega il sindaco Sboarina – che mi ha permesso di conoscere il nuovo capo politico Yu Qun e i due ambasciatori cinese e italiano che svilupperanno il gemellaggio. Si tratta di un progetto - aggiunge - di grande valenza che, sono sicuro, porterà ricadute importanti per tutto il nostro territorio. Da parte cinese c’è molta determinazione nel portare avanti questo gemellaggio, richiesto espressamente dal presidente Xi Jinping, a cui sta molto a cuore Verona, per il suo patrimonio culturale, la sua grande tradizione lirica, che attraverso la Fondazione Arena l’ha resa celebre nel mondo, e per le similitudini tra le due città. Stiamo preparando un grande evento internazionale». Sboarina non lo dice, ma si terrebbe in Arena.
Proprio dopo il gemellaggio tra Verona e Hangzou, Francesco Rutelli aveva sottolineato i molti, possibili sviluppi di questa collaborazione, spiegando che «il governo cinese è stato felicissimo di questa iniziativa perché Verona non significa solo la bellezza della città romana, medievale, rinascimentale, l’Arena, ma anche un importante hub agroalimentare e vinicolo, a partire dal Vinitaly, con potenzialità altissime - aveva concluso Rutelli - anche per la promozione turistica».