E stasera debutta Aida, l’opera «regina» con una sorpresa fra le gradinate
Stasera alle 21 debutta, come da tradizione, il secondo titolo del Festival. L’opera regina dell’Arena, l’Aida di Giuseppe Verdi, nella messa in scena firmata da Franco Zeffirelli. Sedici serate, fino all’1 settembre nell’imponente allestimento ideato nel 2002 dal grande regista e scenografo fiorentino, con i costumi di Anna Anni e le coreografie originali di Vladimir Vasiliev. E la vicenda della schiava etiope sarà «madrina» di una novità. Perché da stasera e poi per tutte le opere, prima dell’inizio dello spettacolo un fascio di luce inquadrerà a sorpresa una coppia seduta sulle gradinate che, protagonista per una notte, avrà la possibilità di assistere allo spettacolo da una posizione privilegiata vicina al palcoscenico. L’Aida di Zeffirelli racconta di un Egitto d’oro e tessuti preziosi che fa da cornice a un cast di cantanti internazionali e giovani promesse della lirica. Dal 10 agosto 1913, data in cui prese il via il festival lirico, si sono svolte ben 683 recite dell’opera verdiana, che si conferma il titolo più seguito e rappresentato in Arena. A dirigere si alterneranno tre note bacchette, già apprezzate dal pubblico dell’anfiteatro: Jordi Bernàcer, Daniel Oren e il veronese Andrea Battistoni. E a Verona, questa volta nei panni di Aida, stasera torna Anna Pirozzi, a cui si alterneranno altre grandi interpreti del ruolo come Kristin Lewis, Maria José Siri Susanna Branchini e Hui He. In quello del condottiero Radamès si riconfermano i tenori Yusif Eyvazov, Marco Berti, Carlo Ventre, Gregory Kunde e Walter Fraccaro; la rivale Amneris, figlia dei faraoni, sarà interpretata da Violeta Urmana, quindi da Carmen Topciu , Judit Kutasi al suo debutto areniano e Anita Rachvelishvili. Per l’occasione viene ripresa la coreografia originale di Vladimir Vasiliev per oltre 50 danzatori, guidati da Beatrice Carbone nel personaggio di Akmen appositamente creato da Zeffirelli per questo allestimento.