Malcesine, via al tavolo sull’ospedale Coletto promette: «Sarà rafforzato»
«Timori di chiusura infondati». Orlandi, in luglio il trasloco dei reparti
Un incontro al mese da ora all’autunno, con un tavolo che comprenderà medici della struttura e associazione dei pazienti, l’Aidm che tanto si è scontrata con la Regione negli ultimi anni. Obiettivo, trovare la quadra per il futuro dell’ospedale riabilitativo di Malcesine. Futuro che non è messo in discussione, secondo quanto dichiarato ieri dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Per ora è una dichiarazione d’intenti, anche se c’è già un primo gesto più che simbolico: il bando per l’assunzione di un fisiatra, dunque di un medico specialista. Quello che manca, ma potrebbe arrivare nelle prossime settimane, è un impegno economico quantificato da parte di Palazzo Balbi. Sul centro di Malcesine, riferimento nazionale per la sindrome post-poliomielite, si rincorrevano da tempo varie voci. A gennaio, l’inaugurazione dell’area (ristrutturata) del centro polio era stata sospesa all’ultimo, creando apprensione. «Ogni timore è infondato – così Coletto – non abbiamo mai pensato a chiudere o a ridurre Malcesine, semmai di rafforzarlo». In cima alla lista c’è l’assunzione di nuovo personale, in particolare fisioterapisti. La carenza di queste figure (ora sono 11) ha fatto sì che i pazienti avessero difficoltà con la programmazione della terapia. Ancora nulla di ufficiale, ma l’Associazione disabili motori avrebbe avuto come promessa l’arrivo di altri 7 professionisti. Poi c’è la questione della ristrutturazione (per le aree ancora interessate) e di una serie di interventi magari minori ma ritenuti importanti per la qualità dei ricoveri. Denis Montagnoli, presidente Aidm, ha presentato «una lista della spesa» al riguardo. Di quello che sarà possibile fare se ne parlerà a luglio. In ogni caso per Malcesine non ci saranno modifiche rispetto alle schede sanitarie: rimarrà un ospedale riabilitativo, e rimarrà il punto di primo soccorso. Nei prossimi mesi resterà in vigore il protocollo per le emergenze con l’ospedale di Arco, Trentino, anche se in certi casi il paziente potrà essere portato a Bussolengo, Peschiera o Verona.
A luglio diverrà realtà anche il trasloco dei reparti dall’ospedale Orlandi di Bussolengo al Magalini di Villafranca, tema dominante anche nella recente campagna elettorale nei due comuni. Il dg del ’Usl Scaligera, Pietro Girardi, fa sapere che lo spostamento delle funzioni e dei medici inizierà a partire dal 6 luglio e durerà per una decina di giorni. «Si comincerà con i reparti di medicina e, a seguire, quelli di chirurgia. Non saranno interrotti i servizi, anche se ci potranno essere dei disguidi temporanei. Anche per questo motivo, soprattutto per le emergenze, sono state attivate collaborazioni con gli ospedali vicini». Per i nuovi reparti di Bussolengo, l’ospedale di comunità e l’ampliamento di Psichiatria, occorrerà attendere l’autunno.