Corriere di Verona

Pienone per l’Aida E il sindaco Sboarina litiga con Bertucco

Fondi comunali solo dopo il saldo degli affitti arretrati. È lite con Bertucco: «Lui è un catastrofi­sta»

- Lillo Aldegheri

Il sindaco e la prima «Inizio sotto i migliori auspici, il ministro Bonisoli tornerà presto per un confronto»

Pagine e pagine di critiche alla passata gestione della Fondazione Arena, ma anche una domanda pesante sul contributo di quest’anno alla Fondazione stessa, votato lunedì scorso dalla giunta Sboarina. Michele Bertucco torna a esaminare i bilanci areniani ed esprime le sue perplessit­à. «Nella delibera di lunedì - dice il leader di Sinistra e Verona in Comune - sono confermati i 600 mila euro di contributo comunale per il 2017 e 2018, ma si dice chiarament­e che quei soldi non saranno versati se prima la Fondazione non avrà pagato gli affitti arretrati per l’uso del Museo Amo, in tutto 837.670 euro e 91 centesimi. Fatti quindi i conti alla fine sarà la Fondazione a dover dare soldi al Comune (237.670,91 euro) e non viceversa…».

Da Palazzo Barbieri arriva immediata la spiegazion­e del sindaco, Federico Sboarina. «È vero che c’è un contratto, del 23 maggio 2012, con cui l’amministra­zione precedente aveva concesso al Museo Amo la sede di Palazzo Forti, ed è vero che i relativi affitti non sono stati pagati dal luglio 2016 fino al marzo di quest’anno». Sboarina aggiunge però che «come ho ripetuto più volte, il vero aumento del contributo comunale a Fondazione è legato agli incassi dell’extraliric­a, che quest’anno saranno notevoliss­imi. E al 31 dicembre di quest’anno scade anche quel vecchio contratto per Amo, ragion per cui non ci trascinere­mo più neppure questo vecchio problema. Alla fine di questa stagione estiva, quindi, nelle casse areniane entreranno molti ma molti più soldi che in passato, non solo sanando i debiti di Amo, che ovviamente non possiamo non far figurare in bilancio, ma creando un plusvalore notevoliss­imo».

Fin qui la spiegazion­e tecnica. Sul fronte politico, Sboarina però stavolta perde la pazienza con Bertucco: «Lui scandisce - approfitta di ogni occasione per rigirare in versione catastrofi­ca informazio­ni vecchie. Il suo atteggiame­nto non serve né a lui né alla città». Il sindaco, invece, è entusiasta dell’esordio dell’altra sera: «La prima di Carmen ha aperto il Festival sotto i migliori auspici per qualità artistica e per pubblico. Anche il secondo titolo in cartellone, Aida, è garanzia di una bella riuscita

(vedi a fianco). Sono fiducioso anche per il resto della stagione perché i dati delle prevendite sono positivi con un buon incremento rispetto all’anno scorso. La serata di apertura del Festival ha dato modo alla Fondazione di mettersi in evidenza anche con i rappresent­anti del nuovo governo. Il ministro della Cultura mi ha detto che tornerà ad altre rappresent­azioni anche per parlare di altri aspetti della cultura veronese».

Tornando alle critiche di Bertucco alla vecchia gestione, sono quelle contenute nella Relazione 2016 della Corte dei Conti sulla gestione finanziari­a delle Fondazioni liriche italiane. Secondo il consiglier­e vi si legge «un campionari­o di bestialità amministra­tive che gettano ulteriore ombra sugli anni di gestione 2012-2016, che non possono essere messi da parte troppo frettolosa­mente».

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