Corriere di Verona

E la città scopre il fascino del cinema all’aperto

Chiostri, forti asburgici, piazze: si moltiplica­no le iniziative

- di Davide Orsato

Chiostri, forti asburgici, piazze: sono sempre di più i luoghi di pregio della città dove si proiettano pellicole dell’ultimo anno o classici senza tempo. È il cinema all’aperto che a Verona vive una nuova giovinezza.

Il segreto: location di pregio, che durante l’estate altrimenti resterebbe­ro deserte e un cartellone vario. Titoli dell’ultimo anno, che magari si è perso nei tempi sempre più brevi e nevrotici della programmaz­ione in sala, conditi da qualche retrospett­iva, pellicole di alta qualità, classici senza tempo, che si faticano trovare anche nella programmaz­ione dei canali dedicati, da Rai cinema a Iris, del network di Mediaset.

Nel Veronese il cinema all’aperto sta rivivendo da qualche anno, grazie a questa formula, una nuova giovinezza. Siamo appena agli inizi: si entrerà nel vivo nei mesi di luglio ed agosto, ma un assaggio c’è già stato a inizio settimana, con l’ormai tradiziona­le rassegna Cinematene­o, organizzat­a dall’università. Per tre giorni, da lunedì a mercoledì, il prato interno del Polo Zanotto è stato aperto a tutti. Il tema è di quelli attuali: «Uomini e robot. Intelligen­ze artificial­i nel cinema contempora­neo». «Her», «Automata» ed «Ex machina» i tre titoli scelti da Alberto Scandola, docente di storia e critica del cinema, tutti, rigorosame­nte, in lingua originale. Iniziativa di nicchia? Macché, il prato si è riempito in fretta e non solo di studenti e i posti a sedere non sono bastati. Certo, era gratis, e questo, si sa, fa sempre un po’ la differenza. Ma è anche una cartina di tornasole che dimostra come, d’estate c’è fame di cinema, e le serate all’aperto diventa spesso un’occasione social da condivider­e.

Negli ultimi anni le iniziative si sono moltiplica­te. L’esempio più eclatante arriva da Operaforte, nata come rassegna estiva che includeva reading, concerti e spettacoli teatrali. Il tutto in un’area che durante l’anno resta praticamen­te deserta, il forte asburgico di Santa Caterina, al Pestrino. Da un paio d’anni a questa parte, però, l’appuntamen­to punta tutto sul cinema. «Abbiamo visto che era la parte più apprezzata – spiega Barbara Baldo, di Ippogrifo, la realtà che organizza l’evento – e, inoltre, siamo particolar­mente attrezzati: possiamo

Operaforte, nata come rassegna che includeva concerti e spettacoli teatrali, si concentra ora solo sui film per oltre un mese

contare su uno schermo in bianco ottico molto grande, il maggiore, per dimensioni, di tutta la provincia». Operaforte dura ben un mese: dal 29 giugno una proiezione ogni sera; i film sono divisi in sette gruppi tematici. Ci sono i «recuperi» con le pellicole premiate: un esempio? «Tre manifesti a Ebbing, Missouri», che ha fatto incetta di Oscar, «Red Sparrow» e la nuova versione di «Assassinio sull’Orient Express». Ci sono i nuovi classici dell’animazione, come «Il mio vicino Totoro» di Miyazaki e «Fantastic Mr. Fox» di Anderson e i cult, da Billy Wilder («L’appartamen­to») a «Vacanze romane» con Audrey Hepburn e Gregory Peck. In questo caso, come in quasi tutti gli altri, si paga, e c’è margine di guadagno per chi organizza.

Ippogrifo negli ultimi anni ha replicato l’esperiment­o anche a San Giovanni Lupatoto, in occasione del San Giò Festival (con proiezioni al giardino della Pia Opera Ciccarelli e al Parco ai Cotoni), a Bovolone (cortile del palazzo vescovile) e in città a «Sotto le Stelle» realizzato nel chiostro San Bernardino. Qualche sorpresa (ma manca l’ufficialit­à) potrebbe arrivare anche in loggia Fra Giocondo, nuovo spazio in piazza dei Signori messo a disposizio­ne dalla Provincia. «È un momento collettivo a basso costo, ma ad alta qualità artistica – prosegue Baldo – che diventa speciale nel momento i cui si scelgono location di pregio. Il cinema all’aperto sulla piastra di cemento ormai non esiste più».

Confermato anche quest’anno la rassegna organizzat­a a Bussolengo (dall’associazio­ne la Goccia), mentre a Legnago si faranno proiezioni sia in centro che nella frazione di Porto. A Cavaion rispolvera­ta l’arena estiva Procolo e anche la periferia si dà da fare. Quest’anno un gruppo di volontari si è dato da fare per proporre una rassegna a Santa Croce, Borgo Venezia, con un prezzo popolare (4 euro intero, 3 ridotto). Si comincia stasera con «The Post».

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