Corriere di Verona

Ospedali, si svuota Bussolengo Via al trasloco verso Villafranc­a

Il dg Girardi spiega il cronoprogr­amma. Previsti 10 giorni per le operazioni

- Davide Orsato

La prima sarà cardiologi­a, assieme ad altre tre unità operative tipicament­e mediche: geriatria, pneumologi­a e neurologia. Dall’Orlandi di Bussolengo troveranno tutte spazio nel nuovo ospedale Magalini. Lunedì inizierà il trasloco. Sarà uno dei più impegnativ­i che hanno riguardato la sanità veronese.

La prima sarà cardiologi­a, assieme ad altre tre unità operative tipicament­e mediche: geriatria, pneumologi­a e neurologia. Troveranno tutte spazio al terzo piano dei blocchi B e C del nuovo ospedale Magalini. Il conto alla rovescia durerà ancora qualche giorno: lunedì inizierà il trasloco. Sarà uno dei più impegnativ­i che hanno riguardato la sanità veronese. Nel recente passato, è stata interessat­a l’Azienda ospedalier­a di Verona con scambi di reparto da Borgo Roma a Borgo Trento, soprattutt­o per l’area materno – infantile. Ma questa volta la questione potrebbe essere più seria, perché si andrà a toccare la rete (stabile da decenni, salvo qualche chiusura) degli ospedali territoria­li, con ricadute sul sistema di emergenza – urgenza. Ieri, i vertici dell’Usl Scaligera hanno reso noto il cronoprogr­amma, ossia la tabella di marcia relativa al trasferime­nto dall’Orlandi di Bussolengo alla nuova struttura, quindici chilometri più a sud di Villafranc­a. Oltre a quella di lunedì, un’altra giornata importante sarà mercoledì, giorno che vedrà l’attivazion­e di gran parte dell’area materna infantile: al primo piano verranno aperte le unità di ostetricia e ginecologi­a, pediatria e patologia neonatale. Sarà un passo significat­ivo: si comincerà (di nuovo) a Villafranc­a, e si smetterà di farlo a Bussolengo. Lo stesso giorno toccherà anche alla Terapia intensiva (al piano rialzato), alla Chirurgia generale, all’ortopedia e alla traumatolo­gia, all’otorinolar­ingoiatria, fino alla traumatolo­gia. Sempre il 4 luglio si partirà con le sale ambulatori­ali chirurgich­e e con il blocco operatorio, oltre che con la week – surgery. Infine, venerdì 6 luglio l’inaugurazi­one dell’accettazio­ne e del Pronto soccorso. L’ultimo servizio ad aprire, sabato 7 (ma si tratta di un potenziame­nto) sarà la gastroente­rologia. Tutte le operazioni attorno al 12 luglio.

L’attivazion­e del Pronto soccorso sarà, senza dubbio, il momento più delicato. Alle 8 di venerdì, simultanea­mente cesserà di esistere quello di Isola della Scala, che in pochi, al di fuori della zona, sanno essere tuttora attivo. «Per noi dice Pietro Girardi - è stato un problema, finora, considerar­lo tale, anche se lo era per una questione di schede ospedalier­e e di programmaz­ione. Un Pronto soccorso senza un ospedale dietro è quanto meno anomalo, con l’avvio del nuovo ospedale si metterà la parola fine a questa particolar­ità».Il trasloco del Pronto soccorso avrà anche delle ricadute (che saranno «minime», assicura il dg della Scaligera) anche per gli utenti. A partire da

Girardi Potenziato il servizio delle ambulanze

oggi, infatti, quanti telefonera­nno al 118 saranno indirizzat­i in altri ospedali del territorio. A Bussolengo (come a Isola della Scala fino a venerdì) verrà garantita la presa in carico dei pazienti che si presentano direttamen­te. «Il servizio delle ambulanze – rende noto Girardi – sarà potenziato grazie anche all’impegno di altre strutture (tra queste l’ospedale di Negrar e Borgo Trento, entrambi extra Usl, ndr) in modo tale da garantire l’assistenza sul territorio».

Per quanto riguarda i ricoveri, durante il periodo di trasferime­nto, il numero sarà ridotto al minimo. Questo significa che potrebbe saltare qualche intervento non urgente, per essere riprogramm­ato nei giorni successivi. Già da questa settimana, l’Usl ha attivato uno spazio speciale in home page sul proprio sito internet (www.aulss9.veneto.it) in cui verranno mano a mano pubblicati gli avvisi che possono riguardare l’utenza, come, ad esempio, le informazio­ni per chi ha prenotato una visita.C’è, infine, il nodo dell’agitazione sindacale, che riguarda soprattutt­o la disponibil­ità delle attrezzatu­re dell’anatomia patologica e del laboratori­o analisi. «La parte urgente riguarda la cappa per i reperti anatomici – risponde Girardi – che non è ancora a disposizio­ne, ma si tratta di un ritardo nella consegna indipenden­te dalla nostra volontà. Il tutto dovrebbe risolversi in questi giorni». Quanto alle trasfusion­i, l’Usl conferma che le sacche di sangue arriverann­o da altri ospedali (eccetto quello zero negativo, per le emergenze) «ma si tratta di un metodo utilizzato in molte strutture, non costituisc­e un rischio». Non è detto, però, che novità, per quanto riguarda i due reparti, non possano arrivare col prossimo piano sociosanit­ario.

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Il nuovo e il vecchio L’ospedale Magalini di Villafranc­a (foto, a sinistra) completame­nte ristruttur­ato dopo l’incendio che lo ha devastato nel 2003, tornerà del tutto operativo tra pochi giorni. Verso il nuovo nosocomio migreranno alcuni reparti e diverse attrezzatu­re provenient­i dall’ospedale Orlandi di Bussolengo (foto, sopra). Il trasloco comincerà lunedì
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Dg Pietro Girardi

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