Ospedali, si svuota Bussolengo Via al trasloco verso Villafranca
Il dg Girardi spiega il cronoprogramma. Previsti 10 giorni per le operazioni
La prima sarà cardiologia, assieme ad altre tre unità operative tipicamente mediche: geriatria, pneumologia e neurologia. Dall’Orlandi di Bussolengo troveranno tutte spazio nel nuovo ospedale Magalini. Lunedì inizierà il trasloco. Sarà uno dei più impegnativi che hanno riguardato la sanità veronese.
La prima sarà cardiologia, assieme ad altre tre unità operative tipicamente mediche: geriatria, pneumologia e neurologia. Troveranno tutte spazio al terzo piano dei blocchi B e C del nuovo ospedale Magalini. Il conto alla rovescia durerà ancora qualche giorno: lunedì inizierà il trasloco. Sarà uno dei più impegnativi che hanno riguardato la sanità veronese. Nel recente passato, è stata interessata l’Azienda ospedaliera di Verona con scambi di reparto da Borgo Roma a Borgo Trento, soprattutto per l’area materno – infantile. Ma questa volta la questione potrebbe essere più seria, perché si andrà a toccare la rete (stabile da decenni, salvo qualche chiusura) degli ospedali territoriali, con ricadute sul sistema di emergenza – urgenza. Ieri, i vertici dell’Usl Scaligera hanno reso noto il cronoprogramma, ossia la tabella di marcia relativa al trasferimento dall’Orlandi di Bussolengo alla nuova struttura, quindici chilometri più a sud di Villafranca. Oltre a quella di lunedì, un’altra giornata importante sarà mercoledì, giorno che vedrà l’attivazione di gran parte dell’area materna infantile: al primo piano verranno aperte le unità di ostetricia e ginecologia, pediatria e patologia neonatale. Sarà un passo significativo: si comincerà (di nuovo) a Villafranca, e si smetterà di farlo a Bussolengo. Lo stesso giorno toccherà anche alla Terapia intensiva (al piano rialzato), alla Chirurgia generale, all’ortopedia e alla traumatologia, all’otorinolaringoiatria, fino alla traumatologia. Sempre il 4 luglio si partirà con le sale ambulatoriali chirurgiche e con il blocco operatorio, oltre che con la week – surgery. Infine, venerdì 6 luglio l’inaugurazione dell’accettazione e del Pronto soccorso. L’ultimo servizio ad aprire, sabato 7 (ma si tratta di un potenziamento) sarà la gastroenterologia. Tutte le operazioni attorno al 12 luglio.
L’attivazione del Pronto soccorso sarà, senza dubbio, il momento più delicato. Alle 8 di venerdì, simultaneamente cesserà di esistere quello di Isola della Scala, che in pochi, al di fuori della zona, sanno essere tuttora attivo. «Per noi dice Pietro Girardi - è stato un problema, finora, considerarlo tale, anche se lo era per una questione di schede ospedaliere e di programmazione. Un Pronto soccorso senza un ospedale dietro è quanto meno anomalo, con l’avvio del nuovo ospedale si metterà la parola fine a questa particolarità».Il trasloco del Pronto soccorso avrà anche delle ricadute (che saranno «minime», assicura il dg della Scaligera) anche per gli utenti. A partire da
Girardi Potenziato il servizio delle ambulanze
oggi, infatti, quanti telefoneranno al 118 saranno indirizzati in altri ospedali del territorio. A Bussolengo (come a Isola della Scala fino a venerdì) verrà garantita la presa in carico dei pazienti che si presentano direttamente. «Il servizio delle ambulanze – rende noto Girardi – sarà potenziato grazie anche all’impegno di altre strutture (tra queste l’ospedale di Negrar e Borgo Trento, entrambi extra Usl, ndr) in modo tale da garantire l’assistenza sul territorio».
Per quanto riguarda i ricoveri, durante il periodo di trasferimento, il numero sarà ridotto al minimo. Questo significa che potrebbe saltare qualche intervento non urgente, per essere riprogrammato nei giorni successivi. Già da questa settimana, l’Usl ha attivato uno spazio speciale in home page sul proprio sito internet (www.aulss9.veneto.it) in cui verranno mano a mano pubblicati gli avvisi che possono riguardare l’utenza, come, ad esempio, le informazioni per chi ha prenotato una visita.C’è, infine, il nodo dell’agitazione sindacale, che riguarda soprattutto la disponibilità delle attrezzature dell’anatomia patologica e del laboratorio analisi. «La parte urgente riguarda la cappa per i reperti anatomici – risponde Girardi – che non è ancora a disposizione, ma si tratta di un ritardo nella consegna indipendente dalla nostra volontà. Il tutto dovrebbe risolversi in questi giorni». Quanto alle trasfusioni, l’Usl conferma che le sacche di sangue arriveranno da altri ospedali (eccetto quello zero negativo, per le emergenze) «ma si tratta di un metodo utilizzato in molte strutture, non costituisce un rischio». Non è detto, però, che novità, per quanto riguarda i due reparti, non possano arrivare col prossimo piano sociosanitario.