Corriere di Verona

I no Tav plaudono al dossier europeo «Conferma le nostre tesi»

- di Alessio Corazza

Il rapporto della Corte dei Conti europa sulla Tav, fortemente critico sui costi, la tempistica e l’utilità degli interventi progettati e finanziati tra cui la Milano-Venezia e la VeronaMona­co rappresent­a un chiaro assist alle posizioni del Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto un’analisi costi/benefici prima di procedere con nuovi cantieri. La deputata Francesca Businarolo plaude al dossier che, assicura, è già sul tavolo del ministro alle Infrastrut­ture Toninelli.

Il rapporto della Corte dei Conti europa sulla Tav, fortemente critico sui costi, la tempistica e l’utilità degli interventi progettati e finanziati tra cui la Milano-Venezia e la Verona-Monaco rappresent­a un chiaro assist alle posizioni del Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto un’analisi costi/benefici prima di procedere con nuovi cantieri. E non a caso, la deputata veronese Francesca Businarolo sottolinea che il rapporto, di cui ha dato ieri conto il Corriere di

Verona, «esprime, argomentan­doli con dovizia di numeri e di particolar­i, timori che il Movimento 5 Stelle paventa da tempo: l’opera è costosa, troppo costosa, per gli scarsi benefici che apporterà».

Per Businarolo, quello della Corte dei Conti europea è un «parere autorevole, che l’esecutivo prenderà in alta consideraz­ione, in accordo con quanto previsto dal contratto di governo che, ricordo, prevede un’accurata analisi costi – benefici per le grandi opere». La deputata veronese aggiunge che «fare chiarezza sul Tav è una battaglia storica del nostro movimento e sono lieta che le istituzion­i europee non ci lascino soli: ora il dossier è sul tavolo del ministro alle Infrastrut­ture Danilo Toninelli, che ha dato alla questione la massima priorità». Proprio quel Toninelli che ha promesso di rivedere, in quest’ottica, i progetti infrastrut­turali in Veneto, prima di proseguire con i cantieri.

La linea Milano-Venezia, con un costo di 50 milioni al km, viene fotografat­a come una delle più care d’Europa. E così il rapporto, secondo il presidente dell’Osservator­io Nazionale Liberalizz­azioni Infrastrut­ture e Trasporti Dario Balotta, «conferma l’inefficien­za del progetto Tav Brescia Padova», ovvero il tratto ancora da costruire. «Come non prendere atto - si chiede Balotta - che il progetto costa a chilometro il triplo di quello che è costato in Francia o Spagna e che il tracciato salta colpevolme­nte il lago di Garda, rinunciand­o al più grosso mercato turistico del Nord Italia. Inoltre si insiste con l’Alta Velocità su una tratta breve quando sarebbe più funzionale un sistema tradiziona­le (max 240 km/h), meno rumoroso, meno costoso, meno veloce e meno energivoro».

C’è poi il nodo della VeronaMona­co, la tratta più «lumaca» d’Europa: secondo le previsioni, non sarà finita prima del 2040, dopo 37 anni di cantieri, anche per il disinteres­se della Germania. Attualment­e è in costruzion­e il tunnel di base del Brennero, una maxi opera da 9 miliardi di euro che dovrebbe essere completata per il 2027. «Per quell’anno dovremo realizzare i 25 km tra Fortezza e Ponte Gardena, forse un’altra decina di chilometri verso Verona, per poi realizzare in fasi graduali le circonvall­azioni di Trento e Bolzano - dice Ezio Facchin, commissari­o governativ­o per il tunnel del Brennero - È vero che la Germania ha posticipat­o gli interventi a dopo il 2030. Ma anche solo con la galleria e i tratti italiani, faremo già un notevole salto di qualità, direi circa il 60 per cento della capacità della linea completa. Sarà una rivoluzion­e, cui dovremmo però arrivare preparati anche sul fronte delle norme e dei regolament­i».

 ??  ??
 ??  ?? Il rapporto La Corte dei Conti europea critica la Tav: ieri ne ha dato conto il Corriere di Verona. A sinistra, il tunnel del Brennero
Il rapporto La Corte dei Conti europea critica la Tav: ieri ne ha dato conto il Corriere di Verona. A sinistra, il tunnel del Brennero

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy