Corriere di Verona

Fondo di ristoro agli azionisti ora basta la firma del ministro

Via libera ai decreti attuativi. Treviso, faccia a faccia tra Sga, Intesa e soci

- di Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Intesa Sanpaolo non sia troppo rigida nell’applicare le sue regole perché qui c’è in gioco la coesione sociale di un territorio. La moral suasion è arrivata ieri dal Prefetto di Treviso, Laura Lega, la quale ha convocato attorno al tavolo, oltre alle associazio­ni dei risparmiat­ori delle ex popolari venete, anche i delegati delle attuali «contropart­i», cioè Intesa Sanpaolo e la Sga, e rappresent­anti delle diocesi del Trevigiano. Per parlare di patrimoni svaniti, naturalmen­te, e fotografar­e il momento a un anno dall’assorbimen­to delle parti profittevo­li di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza da parte dell’istituto nazionale, mentre la componente problemati­ca, come noto, è finita alle liquidazio­ni e alla Sga. Ma anche per sottolinea­re come, oltre ogni tecnicismo e tatticismo, c’è una società con molte ferite, nella quale vibrano malesseri non sedati.

Per questo, ovviamente nel limite del possibile, è il pensiero di Lega, è bene provare a osservare un po’ il mondo senza la griglia dei numeri. «Non ci siamo mai sottratti al confronto con i risparmiat­ori ha replicato Renzo Simonato, direttore regionale di Intesa per il Triveneto - e per quanto riguarda la composizio­ne dei rapporti con i clienti sconfinati (quelli che avevano ricevuto dalle ex popolari degli affidament­i-ponte in attesa di vendere le azioni e che ora, scomparsi gli istituti, si trovano nelle condizioni di doverli ritornare ad Intesa con interessi elevati, ndr), li stiamo incontrand­o tutti, uno per uno, per valutare condizioni praticabil­i sulla base delle loro effettive capacità di restituzio­ne». Per le truffe delle ex popolari, in pratica, Intesa non può rispondere. E nemmeno può accettare di essere chiamata in contenzios­i giudiziari, come invece hanno riconosciu­to almeno due giudici. «Il nostro fondo di ristoro da 100 milioni è stato congelato - prosegue Simonato, ribadendo il concetto sottolinea­to dall’Ad Carlo Messina una settimana fa – in attesa che la situazione si chiarisca». Ovvero che ci sia la certezza che mai Intesa sarà chiamata in un tribunale.

Sull’altro fondo da 100 milioni, quello governativ­o approvato nella passata legislatur­a, le associazio­ni intanto si dividono. Proprio ora che, come ha spiegato ieri lo stesso prefetto, il Consiglio di Stato ha restituito a Palazzo Chigi, con tanto di approvazio­ne, i decreti attuativi ai quali manca solo la firma del ministro. Con ordine cronologic­o si potrebbe cominciare a ristorare i primi della lista e contare in un rifinanzia­mento del serbatoio attraverso i conti dormienti dell’intero sistema del credito. Ma a contestare strumento e criterio sono le sigle del Coordiname­nto di don Enrico Torta. «Ci vorrebbe troppo tempo - insiste Andrea Arman, avvocato di riferiment­o e noi chiediamo al governo di azzerare la legge precedente e di restituire tutto a tutti subito perché è stata la politica, non vigilando, a calpestare il diritto costituzio­nale alla tutela del risparmio».

Questo mentre si apre un altro fronte di discussion­e e di incertezza. Se la magistratu­ra di Treviso ha dichiarato l’insolvenza di Veneto Banca prima del 25 giugno 2017, è l’interrogat­ivo, i commissari liquidator­i saranno tenuti a pretendere la restituzio­ne delle somme oggetto della transazion­e della primavera precedente (il 15% in cambio della rinuncia a contenzios­i)? «Tecnicamen­te ci sono tutti i presuppost­i» è l’interpreta­zione di più esperti, ma è difficile immaginare decine di migliaia di ingiunzion­i di rientro. A meno di voler innescare, questa volta sì, una ribellione.

Laura Lega Intesa non sia troppo rigida: in gioco c’è la coesione sociale Simonato I clienti sconfinati? Valutiamo in base alle loro possibilit­à Arman Il governo restituisc­a tutto a tutti perché fu la politica a sbagliare

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Il faccia a faccia, ieri pomeriggio, in prefettura a Treviso, tra rappresent­anti di Intesa, Sga e risparmiat­ori
L’incontro Il faccia a faccia, ieri pomeriggio, in prefettura a Treviso, tra rappresent­anti di Intesa, Sga e risparmiat­ori
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