Corriere di Verona

«Suo figlio ha avuto un incidente» Ma è una truffa telefonica: arrestato

Si finge carabinier­e e tenta di spillare denaro a un’anziana di 85 anni

- Enrico Presazzi

La tecnica è di quelle collaudate e il copione recitato a memoria. Scelgono le loro vittime spulciando i nominativi dagli elenchi telefonici ed entrano in azione senza alcuna paura di venire smentiti o scoperti.

«Pronto, signora, siamo i carabinier­i. Suo figlio ha appena avuto un incidente, servono soldi per farlo tornare in libertà. Le mando subito l’avvocato a casa a prenderli» raccontano alle ignare signore che, nonostante mille raccomanda­zioni, non riescono a mantenere la calma quando si tratta del destino dei propri cari. Ma qualche volta, questi malviventi senza scrupoli, vanno incontro a qualche «inconvenie­nte».

Come è accaduto mercoledì mattina a San Giovanni Lupatoto quando la signora di 70 anni presa di mira, dopo aver risposto al telefono, ha troncato la comunicazi­one senza «abboccare» al raggiro. La donna, però, con esemplare senso civico, ha ben pensato di chiamare il 112 per segnalare quel che le era appena capitato. E la centrale operativa ha inviato immediatam­ente in zona una pattuglia. «Era forte il sospetto che la banda si trovasse a San Giovanni per compiere qualche altro colpo» ha spiegato ieri il comandante della compagnia scaligera dei carabinier­i, maggiore Antonio Mancini. Un’intuizione rivelatasi fondata. I militari della stazione lupatotina, arrivati in piazza Umberto I hanno subito notato un giovane vestito eleganteme­nte con una tracolla al collo e hanno deciso di fermarlo per un controllo. Nella sacca, il ragazzo, circa mezzo chilo di ori e gioielli per un valore approssima­tivo vicino ai 10mila euro.

Portato in caserma, il giovane napoletano di 23 anni non ha potuto fare altro che ammettere ogni addebito e indicare ai carabinier­i l’indirizzo della sua ultima vittima, memorizzat­o su Google Maps. La pattuglia si è precipitat­a in via Taranto e ha suonato al campanello dell’anziana di 85 anni che, ancora sotto choc, si stava confidando con la nuora. La donna ha poi raccontato di aver ricevuto la telefonata e di non aver esitato ad aprire la porta a quello sconosciut­o spacciatos­i per avvocato. Di fronte alle sue titubanze («Non ho soldi») quello le avrebbe riferito che sarebbero andati benissimo anche gli ori e lei non ha avuto alcuna remora ad aprire persino la cassaforte e a consegnarg­li tutti i suoi beni, convita di poter aiutare il figlio.

Per il truffatore è scattato l’arresto e nelle prossime ore comparirà davanti al gip per la convalida.

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In azione Truffa sventata dall’Arma

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