«Suo figlio ha avuto un incidente» Ma è una truffa telefonica: arrestato
Si finge carabiniere e tenta di spillare denaro a un’anziana di 85 anni
La tecnica è di quelle collaudate e il copione recitato a memoria. Scelgono le loro vittime spulciando i nominativi dagli elenchi telefonici ed entrano in azione senza alcuna paura di venire smentiti o scoperti.
«Pronto, signora, siamo i carabinieri. Suo figlio ha appena avuto un incidente, servono soldi per farlo tornare in libertà. Le mando subito l’avvocato a casa a prenderli» raccontano alle ignare signore che, nonostante mille raccomandazioni, non riescono a mantenere la calma quando si tratta del destino dei propri cari. Ma qualche volta, questi malviventi senza scrupoli, vanno incontro a qualche «inconveniente».
Come è accaduto mercoledì mattina a San Giovanni Lupatoto quando la signora di 70 anni presa di mira, dopo aver risposto al telefono, ha troncato la comunicazione senza «abboccare» al raggiro. La donna, però, con esemplare senso civico, ha ben pensato di chiamare il 112 per segnalare quel che le era appena capitato. E la centrale operativa ha inviato immediatamente in zona una pattuglia. «Era forte il sospetto che la banda si trovasse a San Giovanni per compiere qualche altro colpo» ha spiegato ieri il comandante della compagnia scaligera dei carabinieri, maggiore Antonio Mancini. Un’intuizione rivelatasi fondata. I militari della stazione lupatotina, arrivati in piazza Umberto I hanno subito notato un giovane vestito elegantemente con una tracolla al collo e hanno deciso di fermarlo per un controllo. Nella sacca, il ragazzo, circa mezzo chilo di ori e gioielli per un valore approssimativo vicino ai 10mila euro.
Portato in caserma, il giovane napoletano di 23 anni non ha potuto fare altro che ammettere ogni addebito e indicare ai carabinieri l’indirizzo della sua ultima vittima, memorizzato su Google Maps. La pattuglia si è precipitata in via Taranto e ha suonato al campanello dell’anziana di 85 anni che, ancora sotto choc, si stava confidando con la nuora. La donna ha poi raccontato di aver ricevuto la telefonata e di non aver esitato ad aprire la porta a quello sconosciuto spacciatosi per avvocato. Di fronte alle sue titubanze («Non ho soldi») quello le avrebbe riferito che sarebbero andati benissimo anche gli ori e lei non ha avuto alcuna remora ad aprire persino la cassaforte e a consegnargli tutti i suoi beni, convita di poter aiutare il figlio.
Per il truffatore è scattato l’arresto e nelle prossime ore comparirà davanti al gip per la convalida.