Furto di chitarre al Musical Box: 5 anni ai mandanti inglesi
(e.p.) Le elenca tutte, ricordando VERONA la storia di ognuna e non riesce a nascondere l’emozione. «Questi si sono rubati la mia gioventù». Perché per lui, quelle 157 chitarre sparite nella notte tra il 5 e il 6 ottobre dal museo «Guitar Ranch» che lui stesso aveva creato all’interno del negozio Musical Box, in città, sono tasselli di vita. Quello di ieri, per Pierpaolo Adda, è stato un compleanno davvero speciale, festeggiato con tanto di «urlo liberatorio» nei corridoi del tribunale, dopo che il giudice Rita Caccamo aveva terminato di pronunciare la sentenza di condanna nei confronti di Rick Harrison e del figlio Justin, ritenuti i mandanti del furto milionario subito da Adda, ex batterista dei King’s. Cinque anni a testa per padre e figlio (difesi da Andrea Canalini e Luca Meconio) e una provvisionale da 50 mila euro immediatamente esecutiva a favore della vittima tutelata dall’avvocato Davide Castelletti (in foto). In Inghilterra, gli Harrison (titolari di una catena che tratta articoli musicali) sono stati già giudicati per una tranche di quelle 157 chitarre: davanti alla corte di Leeds padre e figlio avevano patteggiato un anno. Ma delle chitarre, nessuna traccia. «Ne ho recuperate solo 16, ma oggi è stata fatta giustizia».