Hellas: «Lotta legale con la B sul taglio al “paracadute”»
Il direttore Barresi: «La Lega si è affidata all’avvocato che segue tanti club di serie B»
L’Hellas si prepara a scatenare una battaglia legale contro il provvedimento, votato dalla Lega B, che ha decurtato del 20% il «paracadute» versato alle squadre retrocesse, fissato per delibera dalla Lega A. Il Verona perderà 5 milioni di euro, introitandone non 25, bensì 20. Francesco Barresi, direttore operativo della società gialloblù, attacca: «Siamo sconcertati e scandalizzati per questa decisione. La troviamo inaccettabile. Siamo pronti a intervenire in ogni sede per far valere i nostri diritti». Da tempo la Lega B si è mossa per ridurre le entrate per chi scende dalla A. Già nel 2016 fu bloccata la mutualità per chi sarebbe sceso di categoria (anche allora c’era il Verona): «Adesso siamo arrivati a questo. C’è stata grande sufficienza da parte dei proponenti. La Lega dovrebbe occuparsi di far crescere le risorse per tutti senza tagliarle con provvedimenti mirati soltanto per alcuni club», aggiunge Barresi. La riduzione del paracadute è stata introdotta in assemblea con un allegato in ordine del giorno. Ancor di più l’Hellas, con il Crotone e il Benevento, ha rilevato un altro fatto ritenuto irrituale: «Il provvedimento è stato preso sulla base di un richiesto parere pro veritate – continua Barresi – finalizzato ad individuare un metodo di prelievo alle retrocesse con la giustificazione di voler garantire la competitività del campionato. Risulta sconcertante che la Lega si sia rivolta ad un legale (l’avvocato Mattia Grassani, ndr) che segue diversi club della Serie B, come dallo stesso confermato durante l’assemblea di venerdì. Pur riconoscendone l’autorevolezza, è evidente che questi club siano cointeressati nella ricerca di uno strumento per far cassa che riteniamo illegittimo. Pensare che la Lega non abbia attentamente valutato l’opportunità della scelta nell’affidare lo studio di fattibilità di tale prelievo, lascia a dir poco perplessi».
Il Verona ha fatto opposizione a tutti i punti affrontati in assemblea, riservandosi l’impugnazione delle delibere. Oltre al caso del paracadute, l’Hellas ha contestato diversi argomenti all’ordine del giorno, dal marketing associativo fino ai compensi per i consiglieri indipendenti. Chiarisce Barresi: «Non è possibile che ci vengano imposti degli sponsor, occupando spazi strategici che potrebbero fruttare economicamente meno rispetto a quelli che avremmo noi, come società singola. A tutti i livelli, notiamo impreparazione». Intanto, salvo improbabili modifiche all’atto, che imporrà di traslare la fetta tagliata del paracadute alla Lega B entro il 31 dicembre, il Verona si tutelerà innanzitutto con reclami presso gli organi di giustizia sportiva, nonché in ogni altra sede, assistita dall’avvocato Stefano Fanini. L’Hellas sta altresì costituendo un pool legale con Benevento e Crotone per contestare collegialmente il provvedimento. Sul punto, Barresi precisa: «Se verrà confermata questa decisione, chiederemo il riconoscimento dei danni subiti e valuteremo eventuali ulteriori azioni per alcuni aspetti che ci risultano poco chiari. Al nostro fianco ci sono diverse società di Serie A. Empoli e Parma, neopromosse, non hanno potuto votare all’assemblea, ma abbiamo ricevuto il loro pieno appoggio». In una situazione divenuta rovente, è rientrato il caso della mutualità negata. L’anno scorso il blocco era stato abrogato, ma c’era chi puntava a reintrodurlo per questa stagione. Non è accaduto, e con quanto percepito, insieme ai diritti televisivi (1 milione di euro a società dopo il sì all’offerta di Perform) il Verona incasserà fino a 4,5 milioni, senza tenere conto di quanto potrebbe essere incassato per la valorizzazione dei giovani. Di milioni di euro, però, ce ne sono 5 che ballano, e su questo l’Hellas non ha nessuna intenzione di cedere.