Corriere di Verona

Filobus: Zanotto replica ai dubbi Pd «Sottopasso e park, faremo così»

L’assessore: «Manca la soluzione per gli scambiator­i. I soldi? Li metterà il Comune»

- Lillo Aldegheri

Botta e risposta tra Pd VERONA e giunta sul tema «caldo» del nuovo filobus. Dopo il via libera ministeria­le al progetto, i dem chiedono infatti lumi su due temi rilevanti: il sottopasso pedonale in via San Paolo e i due parcheggi scambiator­i, a est e a ovest.

Sul sottopasso, Luigi Ugoli e Carlo Pozzerle ricordano che«la relazione sul traffico al nodo di San Paolo conferma la congruità dello schema di ottimizzaz­ione dell’impianto semaforico sviluppato da Swarco Mizar per il senso unico alternato. Come stanno davvero le cose? E perché la Provincia non avrebbe ancora pubblicato i documenti che dovrebbero reintrodur­re la galleria pedonale?».

Pozzerle e Ugoli definiscon­o «singolare anche il fatto che, dopo le modifiche intervenut­e alla Variante 23 al Piano degli Interventi, il filobus a Verona Est, da cartografi­a, termini la sua corsa su un rondò con fermata passeggeri e marciapied­e parallelo alla strada, ma in mezzo ai campi…».

Secondo il Pd, poi, «l’improvvisa­zione sembra regnare sovrana anche su un altro aspetto chiave dell’opera: i parcheggi scambiator­i, per i quali non si hanno i progetti e non si sa dove trovare i soldi, visto che contributi statali non risultano e che solo per quello di Verona Est da 200 posti auto erano previsti circa 5 milioni di euro». Su questo punto, il deputato Pd Diego Zardini ha interrogat­o il ministero per sapere se l’avvio dei lavori potrà avvenire senza la certezza dei due parcheggi (oltre che senza il parere positivo della Provincia sulla domanda di assoggetta­bilità a Via provincial­e). Ma da Palazzo Barbieri l’assessore Luca Zanotto non ha dubbi. «Il sottopasso di San Paolo si farà: in passato – aggiunge - le imprese avevano ipotizzato il senso unico alternato, ma il progetto ha chiarito definitiva­mente la scelta a favore ella galleria».

Ancora più netta la risposta sui parcheggi: «Come ho spiegato anche giovedì sera in consiglio comunale – dice l’assessore – il problema esiste e la soluzione, lo dico con tutta onestà, non è ancora stata trovata. Ma con altrettant­a onestà posso aggiungere che quei parcheggi si faranno».

Ma i soldi? «Li metteremo in bilancio noi, - risponde Zanotto - ma potrebbero arrivare grazie a nuove manifestaz­ioni d’interesse di privati: a chi proporrà un nuovo insediamen­to in città – spiega Zanotto – potremmo chiedere di realizzare l’opera compensati­va proprio lì. E del resto – conclude polemicame­nte Zanotto – quelli previsti finora avevano dimensioni sbagliate (troppo pochi i 210 posti previsti a San Michele, troppi i 1.300 di Ca’ di Cozzi). Quello previsto a nordovest, sarebbe stato a pagamento e con una previsione d’incasso di tre milioni di euro: tre milioni per il filobus o per dare una mano alle imprese del tunnel?».

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