Mortale a Gazzo Indagato per omicidio stradale
Gazzo, i fidanzati uccisi erano in gita verso il Garda. Oggi l’autopsia disposta dal pm
Il reato contestato, omicidio stradale. È l’accusa nei confronti del giovane di Lugagnano di Sona che sabato scorso a Gazzo ha travolto e ucciso due fidanzati di Ferrara (vedi foto) in gita in moto.
Il fascicolo è stato aperto nelle ore immediatamente successive alla tragedia e il reato contestato non ammette interpretazioni: omicidio stradale. Questa l’accusa formulata dal pm Eugenia Bertini nei confronti del giovane di 21 anni di Lugagnano di Sona (N.H.P le sue iniziali) che sabato pomeriggio si trovava al volante della Volkswagen Golf che ha travolto e ucciso i due fidanzati di Ferrara, Sergio Sandrolini Cortesi (29 anni) e Giulia Signorini (24). Le due vittime, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Gazzo Veronese intervenuti sul posto insieme ai colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Legnago, stavano viaggiando in sella a una moto Yamaha lungo la statale 12, diretti verso il Garda per trascorrervi una giornata di relax. All’altezza del confine tra i territori comunali di Gazzo e Nogara, in località Paglia, l’impatto devastante con la Golf del giovane veronese che arrivava dalla direzione opposta. Lo schianto è stato violentissimo e ha dilaniato i corpi dei due fidanzati, sbalzati a decine di metri di distanza. L’auto, dopo essere finita nel fossato che costeggia la carreggiata ed essere «riemersa» in autonomia, si è fermata in mezzo alla strada, completamente distrutta. Il giovane conducente, sotto choc, è stato trasferito in ospedale a Legnago con leggere ferite. Sarebbe stato lui stesso, assistito dall’avvocato Chiara Vecchini, a raccontare già sul posto ai militari di essere stato tradito da un colpo di sonno improvviso. Intanto, però, le indagini sul suo conto proseguono. Il pm, da prassi, ha già chiesto gli accertamenti tossicologici per stabilire se avesse assunto qualche sostanza o se fosse sotto l’effetto dell’alcol: ma al momento i risultati non sono ancora stati resi noti. Intanto, dalla procura ieri è stato affidato l’incarico al medico legale per l’esame autoptico. Solo una volta terminati gli accertamenti, sarà concesso il nullaosta per il funerale della giovane coppia, la cui scomparsa ha gettato nella disperazione familiari e amici. I compagni della sezione di Carpi dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia hanno affidato a Facebook il loro dolore per la scomparsa di «Sabbia», il soprannome con il quale era conosciuto Sergio: «Si è distinto da subito per i suoi principi e valori, per la sua simpatia, disponibilità, educazione impeccabile». Un fine settimana tragico nel Veronese: oltre all’incidente di Gazzo, domenica a Dolcè ha perso la vita l’idraulico di Legnago Enzo Panziera, 59 anni, caduto in moto all’altezza di una curva.
Sotto inchiesta Il giovane si giustifica raccontando di aver avuto un colpo di sonno