Corriere di Verona

L’Hellas e la riforma dell’attacco Per ora c’è il trio Matos-Pazzini-Cissé

Il Pazzo partirà per il ritiro, Di Gaudio (Parma) è l’esterno perfetto per Grosso

- Matteo Fontana

L’Hellas prepara il «decreto» per la riforma dell’attacco. L’approvazio­ne spetterà, al solito, a Sua Maestà il campo. La dirigenza gialloblù si sta muovendo per impostare un reparto offensivo che sarà rovesciato rispetto a quello che, in serie A, ha seminato poco e raccolto ancora meno nel passato campionato. La linea-guida che segue il ds Tony D’Amico (da ieri ufficiale l’incarico) è chiara: il tridente, pietra miliare del gioco voluto da Fabio Grosso. Di qui partono tutte le scelte. Alcune sono già state fatte e ufficializ­zate, altre sono delle piste aperte, ma tutto inizia e finisce con Giampaolo Pazzini. Storia nota, equivoco vecchio e da evitare per non dare il via all’annata nel modo più complicato. Il Pazzo ha salutato il Levante in chiusura ai cinque mesi in prestito al club spagnolo. Salvo ribaltoni in questi giorni (ipotesi perlomeno improbabil­e) rimarrà al Verona per il ritiro di Primiero San Martino di Castrozza. Con un ingaggio imponente per le casse dell’Hellas – 2.6 milioni di euro lordi – e un contratto blindato che scadrà nel 2020, per adesso mancano i presuppost­i per una quadratura che soddisfi tutte le parti. Per questo, nell’attacco «nuovo» del Verona, ci sarà, all’abbrivio, il veterano Pazzini.

D’Amico conta di individuar­e una via d’uscita (difficile, allo stato delle cose) e nel contempo lavora per affiancare al Pazzo una punta che non sia un semplice alter ego. Torna il profilo di Andrea Favilli, graditissi­mo a Grosso, che l’ha allenato nella Primavera della Juventus, ma Madama non si priverà del giocatore prima di qualche settimana: l’organico bianconero, nella A sinistra Di Gaudio, che l’Hellas sta trattando col Parma. A destra Favilli, giovane gioiello della Juventus fase iniziale della preparazio­ne, sarà limitato dagli assenti per il Mondiale russo, Favilli resterà non soltanto per far numero, ma anche per essere valutato da Massimilia­no Allegri. Se ne riparlerà.

Al contrario, il dialogo è serrato e in pieno svolgiment­o col Parma. Sul tavolo c’è il cartellino di Antonio Di Gaudio, tra i protagonis­ti della promozione. Di Gaudio corrispond­e all’identikit dell’esterno d’attacco che Grosso ha richiesto. La trattativa procede a buon ritmo. Per ora, detto del dubbio Pazzini e del sondaggio per Favilli, il tridente dell’Hellas è supportato da Ryder Matos, rientrato in gialloblù con il rinnovo del prestito con l’Udinese, e da Karamoko Cissé, tornato a Verona dopo dieci anni nel contesto dell’operazione che ha svincolato Grosso dal Bari. Occhio a una variante che sarà tenuta in consideraz­ione a Primiero: Lubomir Tupta. Il centravant­i della Primavera ha segnato 44 gol con la giovanile del Verona in tre stagioni. Soltanto dopo il ritiro l’Hellas deciderà se confermarl­o. D’Amico, peraltro, non pensa solamente all’attacco: è fatta per Deian Boldor, al terzo passaggio al Verona. Il difensore arriverà in prestito con diritto di riscatto dal Bologna. Completate le formalità per Karim Laribi, che domani effettuerà le visite mediche. Poi il suo ingaggio sarà ufficiale.

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Obiettivi
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