Corriere di Verona

D’Anna: «Giusto il cambio generazion­ale» Campedelli: «Plusvalenz­e? Noi infangati»

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(m.s.) «Un grazie particolar­e va anche a Dainelli, Gamberini e Gobbi, perché sono stati parte dell’anima del club». Nel giorno del via alla 17esima stagione in A, il presidente del Chievo, Luca Campedelli, oltre a Castro, Inglese e Bastien (cessioni legate all’esigenza di monetizzar­e) ringrazia la fetta di vecchia guardia che non c’è più. Era uno dei temi della mattinata, ieri, al Centro Atlante. Un tema — il necessario rinnovamen­to della rosa — toccato anche da Lorenzo D’Anna, uomo-copertina al suo primo torneo integrale da allenatore di A: «Era questione di ricambio generazion­ale, sono state scelte dolorose, quello che giocatori come loro hanno dato al Chievo è sotto gli occhi di tutti». Ecco, allora, che il Chievo di oggi riparte dallo spirito che l’ha salvato nelle ultime tre giornate del campionato scorso. «Brutti, sporchi e cattivi», detta la linea Campedelli. Lui che circa il mercato lascia intendere come il Chievo non sia intenziona­to ad aspettare ancora a lungo l’indeciso Ionita — sarebbe il tassello che colma il vuoto lasciato da Castro, dopodiché servono anche almeno un difensore centrale e un terzino sinistro. Lui, Campedelli, che circa il deferiment­o da parte della procura Figc per le plusvalenz­e con il Cesena, e aspettando la prima udienza di martedì 17 in tribunale federale, dice: «Siamo consci di aver sempre operato all’interno delle regole federali senza sgarrare mai una volta. Il buon nome del Chievo è stato infangato. Quella è la cosa che mi dà fastidio».

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Insieme Da sinistra D’Anna, Campedelli e il ds Romairone

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