Deep Purple live Il mito rock sul palco dell’Arena
La band che ha scolpito la storia del rock torna in anfiteatro dopo gli storici concerti dell’87 e del 2011 (quello con l’orchestra). È una tappa del «Long Goodbye Tour», l’ultimo (ma non si quando finirà) di una carriera nata cinquant’anni fa
La storia del rock l’hanno scolpita sulla roccia con riff di chitarra capaci di tirare giù muri, una batteria dura come il diamante, e una voce, quella di Ian Gillian, capace di ogni cosa. Quarantotto anni fa i Deep Purple, attesi lunedì all’Arena (ore 21, info www.eventiverona.it), pubblicavano il loro album manifesto: «Deep Purple in rock». Era la nascita di un genere, l’hard rock, l’heavy, diretto, preciso e potente; sulla copertina i volti dei Presidenti del Monte Rushmore venivano sostituiti dai cinque componenti della band inglese. Cinquant’anni dopo il primo singolo in testa alle classifiche («Hush», la cover di Joe South contenuta nell’album di debutto «Shades of Deep Purple» del 1968) la band ha deciso di fare un ultimo giro per il mondo con il proprio bagaglio di hit nel «Long Goodbye Tour», un «lungo arrivederci» che lunedì toccherà per l’ultima volta l’Arena. Un tour d’addio alle scene che non sarà fulmineo come quello dei Black Sabbath, visto che Ian Gillian, a Radio Rock, ha detto di essere «molto vicini alla fine, entro un anno o due, tre, quattro. Chissà? Ma è vicino. Ora siamo felici. Ha smesso di piovere. Il sole splende. Godiamocela».
Un tour iniziato a maggio dell’anno scorso dopo la pubblicazione, un mese prima, del ventesimo album in studio, «Infinite». Tournée che sta portando sul palco, nelle 110 tappe confermate al momento, la formazione uguale dal 2002, l’ottava line up della band (la cosiddetta «Mark VIII») formata dall’unico fondatore in attività Ian Paice (batteria), i membri storici Roger Glover (basso) e Ian Gillan (voce), oltre alla chitarra di Steve Morse (pre-