Barresi: «Dobbiamo circa 1 milione Ma ci sono spese da compensare»
(m.f.) Arriva la replica VERONA dell’Hellas sulla diatriba che riguarda i debiti del club gialloblù con il Comune per l’uso del Bentegodi. Un tema che ha acceso lo scontro politico tra Flavio Tosi, l’ex assessore comunale allo sport, Alberto Bozza, e l’attuale amministrazione (a cominciare dall’assessore allo Sport in carica, Filippo Rando). Francesco Barresi, direttore operativo del Verona, spiega: «Confermo che il debito dell’Hellas con il Comune c’è, ma non abbiamo mai fatto niente per negarlo. Anzi, circa due settimane fa è stata inviata per posta Pec la notifica a Palazzo Barbieri con cui si dichiarava la nostra disponibilità a pagare quanto necessario. Di che cifra parlo? Circa un milione di euro». Dove risiede il problema, allora? Barresi precisa: «L’entità della spesa, prima, necessitava di chiarimenti, legati agli scomputi per dei lavori che sono stati sostenuti dall’Hellas nell’estate del 2014. Per questo non c’era ancora stata una puntualizzazione in merito. Da parte nostra non c’è mai stata difficoltà in questo senso, però è doveroso fare degli appunti su altre questioni che non sono meno rilevanti».
Barresi, così, continua: «Nel conto rimangono degli argomenti importanti, a cominciare dalle spese sostenute
Barresi No alle finalità politiche con Hellas
per sistemare il campo per cui abbiamo dovuto provvedere alla rizollatura dopo il concerto di Robbie Williams, un anno fa, in attesa di una piena copertura assicurativa. Tra noi e il Chievo, stiamo parlando di 662 mila euro: 331 mila a società». Prosegue Barresi: «Non dimentichiamo gli altri casi aperti, con quel che entrambi i club hanno pagato per l’organizzazione dell’amichevole dell’Italia con il Lussemburgo al Bentegodi, nel 2016 e per riparare ai danni causati dal nubifragio che si è abbattuto su Verona lo stesso anno, mentre come Hellas abbiamo anche compiuto delle opere di ripristino a nostro carico. In sostanza: il debito c’è e lo salderemo, ma c’è molto altro da discutere. Di sicuro è perlomeno inelegante che il Verona sia tirato strumentalmente in ballo per finalità del tutto politiche».