Corriere di Verona

«StraVagant­e», ecco l’ostello sociale gestito dai disabili «Non solo turisti»

- M.S.

Il progetto è in piedi da almeno otto anni (fu presentato ufficialme­nte l’estate scorsa in Comune) e ora manca solo il completame­nto degli arredament­i, il cui effetto sarà poi l’arrivo di tutte le autorizzaz­ioni. La speranza di chi sta dietro «StraVagant­e», l’«ostello sociale» gestito (anche) da ragazzi disabili - dieci, più due ragazzi svantaggia­ti che avevano perso il lavoro, e quattro operatori - è dunque aprire entro agosto.

Di certo la struttura, dalle stanze eleganti, vicine ai canoni di un albergo, è pressoché pronta e ieri - occasione scelta apposta poiché Giornata mondiale delle cooperativ­e ha aperto a istituzion­i e veronesi per farsi conoscere: via Dalla Bona, dopo Porta Palio, di fronte all’area camper (il cui servizio pulizia sarà affidato proprio alla nuova struttura) e di fianco al vecchio Lux, parliamo di una palazzina di cinque piani con tredici camere (due in condivisio­ne), 30 posti letto, osteria e spazio aperitivo per tutti, non solo i clienti. Un angolo dimenticat­o della città. Un angolo dove ora c’è questo progetto totalmente privo di barriere architetto­niche che vede la cooperativ­a veronese l’Officina dell’Aias (Associazio­ne italiana assistenza spastici) firmare un’iniziativa da «privato» per «facilitare l’ingresso dei disabili nel mondo del lavoro» e aprire un’attività il cui ricavato, come spiega Emanuele, direttore di StraVagant­e, «potrà andare a generare nuove iniziative per i disabili: dormire qui “è un’altra cosa”». Le stanze: tutte doppie, con letto matrimonia­le separabile, sistemi di risparmio energetico (i prezzi variano dai 24 euro a testa fino ai 74 euro per una delle due «suite» in alta stagione ) e pensate per ospitare anche persone con handicap. Alcune pareti interne, invece, dipinte dagli street artist di Progetto Rame.

Iniziativa, quella di «StraVagant­e», che gode di più sostegni: 1, 5 milioni alla Regione (a tasso zero, da restituire in 25 anni), 420 mila euro da Fondazione Cariverona e 40 mila euro da Fondazione Cattolica. Secondo il ministro a Famiglia e disabilità, il veronese Lorenzo Fontana, «purtroppo guardiamo al disabile solo nel senso dell’assistenza mentre qui egli è riconosciu­to come persona che può dare qualcosa». Per l’assessore comunale ai Servizi sociali, Stefano Bertacco, «questo è un luogo che dà alle persone sia la possibilit­à di trovare lavoro sia di visitare la città». Un luogo che, come detto, vuole richiamare anche i veronesi. Sono Marco Vesentini, presidente locale di Aias, e Claudio Cerpelloni, presidente della cooperativ­a, a rimarcare: «Vogliamo che il turista si senta a casa e che i veronesi (vedi il già citato spazio dell’osteria Mangiabott­oni, dalle 7 di mattina alle 14 e dalle 18 alle 22, ndr) interpreti­no questo luogo come conviviale».

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(fotoSartor­i) Ieri Il ministro Fontana all’inaugurazi­one

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