Corriere di Verona

Bani, in difesa scatta il test della maturità «Allievo di Dainelli, ora il passo avanti»

- Matteo Sorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E se arriva CR7? «Eh… magari… metti VERONA che ti capita di marcarlo…». CR7 o meno (è storia della Juventus: il mercato dirà) Mattia Bani è un difensore cui il futuro ha già regalato cose inattese. Anni 24, toscano di Firenze, il centrale di Borgo San Lorenzo — 84 gare di gavetta in B — è stato la new entry del Chievo ‘17/ ’18, una finestra sul domani, e quando si parla del cambio generazion­ale della squadra appena salita in Val di Sole per preparare la 17esima stagione in serie A, bisogna parlare anche e soprattutt­o di lui, che sa, ora, di dover fare «un passo avanti».

Posto che CR7 può essere un cliente di domani, chi è che le ha dato più da lavorare nel suo campionato d’esordio in A, Bani?

«Devo dire che la partita di Roma è un ricordo ancora “fresco”, avevo El Shaarawy dalle mie parti, sudai parecchio (sorride, parliamo del 4-1 gialloross­o del 28 aprile scorso, «roba da mal di testa» fa Bani, ndr)». A chi è che guardava da piccolo, invece? «A Nesta. Oggi molto a Sergio Ramos. Però se devo dire un riferiment­o dico Dainelli».

Ecco: tra Dainelli e Gamberini, la vecchia guardia che oggi al Chievo non c’è più, deve aver attinto consigli su consigli, no?

«Ma sì. Dainelli, un esempio per la sicurezza nel gestire palla e avviare l’azione. Gamberini, per le doti in marcatura. Con Dainelli poi avevo un gran rapporto, mi ha aiutato a non mollare quando non giocavo, in più tifavo per la sua Fiorentina da giovanissi­mo quindi potergli rubare i trucchetti dal vivo è stato fantastico. Non dimentico lo stesso Gobbi, poi (altro ruolo, terzino sinistro, anche lui ha appena salutato il Chievo, ndr). Tutti giocatori importanti in campo e nello spogliatoi­o».

Oggi quei tre senatori non ci sono più...

«C’è Cesar, sarà lui il senatore cui guardare per il reparto. Dopodiché, certo, quando c’è un ricambio generazion­ale devi fare il classico passo in avanti. Ci sentiamo tutti più responsabi­lizzati. Io per primo».

Bani-Tomovic, potrebbe essere il nuovo tandem centrale della retroguard­ia clivense: feeling ormai rodato, col serbo?

«Avevo Nenad al mio fianco il giorno dell’esordio in A, 5 gennaio scorso, contro l’Udinese, e mi aiutò parecchio a rimanere sereno, anche se poi sereno in generale lo sono di mio. Quindi sì, feeling rodato, anche perché da lì in poi abbiamo giocato tante partite insieme». Cosa chiede a questa sua seconda stagione nel massimo palcosceni­co? «Di arrivare salvo a fine maggio. E magari di segnare qualche gol ( tre, fin qui, da profession­ista, ndr)». É presto, stanno iniziando i ritiri, ma la lotta salvezza come la vede?

«Il Parma che arriva sarà attrezzato. L’altra cui guardo è il Frosinone: conosco mister Longo, ce l’ho avuto a Vercelli, è molto bravo». E mister Lorenzo D’Anna, che dopo aver salvato il Chievo parte dall’inizio?

«Ero infortunat­o, nel finale dello scorso torneo, e purtroppo mi sono allenato poco, con lui. Ma si vede ch’è stato un difensore centrale: a quelli come me può insegnare tanto».

Il difensore toscano Tante lezioni da Dario, Gobbi e Gamberini. Non averli più a fianco ci responsabi­lizza tutti

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