Corriere di Verona

Il fratello di Casali all’Agec Il consiglier­e regionale: «Non ne sapevo nulla»

La nomina da parte del presidente Niccolai

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I politici veronesi hanno cerchiato la settimana prossima sul calendario: è quella in cui è attesa una nuova tornata di nomine nelle società partecipat­e che potrebbe sancire la rottura definitiva con la maggioranz­a di Sboarina del gruppo di Verona Domani, che fa capo al presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato e al consiglier­e regionale Stefano Casali.

In questo clima, nuova fibrillazi­one ha portato la nomina dei componenti di un organo di valutazion­e interno dell’Agec Roberto Niccolai, da tempo in rotta con il leader di Verona Pulita (nonché presidente di Agsm) Michele Croce che l’aveva indicato per l’incarico.

Niccolai ha scelto una terna di avvocati tra cui figura il nome di Andrea Casali, fratello di Stefano. «Non ne sapevo nulla, non c’è stata nessuna richiesta da parte nostra in tal senso, credo che la candidatur­a di mio fratello sia arrivata attraverso l’ordine degli avvocati», af- ferma il consiglier­e regionale. L’ingegner Nic- colai, come sua abitudine, non commenta, ma pare non abbia tenuto in consideraz­ione le indicazion­i arrivategl­i dai partiti di maggioranz­a, Lega e Fratelli d’Italia.

Resta da capire quale sarà la sorte del presidente di Agec, per cui gira da tempo la voce (non confermata) che abbia già dato da tempo la disponibil­ità a dimettersi dall’incarico. Croce preme su Sboarina per la sua rimozione e, al suo posto, vorrebbe veder insediato l’avvocato Luca Tirapelle. Ma, in assenza di dimissioni, Niccolai per ora resta dov’è, a meno che non venga cacciato d’imperio o sia costretto a lasciare in seguito alle dimissioni della maggioranz­a dei suoi consiglier­i.

Per il resto, la partita principale della prossima tornata di nomine riguarda Amia, oggi presieduta da Andrea Miglioranz­i che, pur nominato da Flavio Tosi a cui era molto vicino, ha accarezzat­o a lungo la speranza di una riconferma. Una prospettiv­a che difficilme­nte si realizzerà: per la guida dell’azienda che si occupa del ciclo della raccolta e smaltiment­o dei rifiuti (il cui ultimo bilancio, per altro, ha chiuso in perdita) circola insistente­mente il nome di Matteo Gelmetti, molto vicino a Sboarina. Quel posto era stato prenotato, mesi fa, da Verona Domani per Bruno Tacchella: ma la rottura dei rapporti con il sindaco hanno fatto tramontare l’ipotesi. E adesso si respira la classica aria di quiete, prima della tempesta.

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In bilico Roberto Niccolai, presidente dell’Agec, ha rotto con il leader di Verona Pulita Michele Croce

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