Razzismo, i distinguo di Zaia. Ma il dibattito si accende
«Ho espresso subito solidarietà a Daisy, poi, nell’arco della giornata, è emerso che forse non c’entra la matrice xenofoba». Questa la puntualizzazione del governatore Luca Zaia dopo l’aggressione all’atleta italiana di colore Daisy Osakue. E, però, il governatore ribadisce il suo essere, da sempre, contro ogni tipo di discriminazione: «Quelle razziali, antisemite e omofobiche. Ma non c’è alcuna divisione all’interno della Lega, c’è la ricerca da parte dei giornali dell’alter ego ma io ho una regione da mandare avanti. Insomma, i rapporti con Salvini sono ottimi». E Zaia conclude: «L’emergenza razzismo esiste all’interno dell’animo di alcune persone ma dire che dal 4 di marzo sono cambiate le cose in Italia non è assolutamente vero. Sì, ci sono stati più episodi denunciati ma ci sarebbe la necessità di avere memoria storica di quanti episodi ci sono stati nel passato».
Il tema dell’intolleranza razziale, però, continua a tenere banco. Da un lato, i consiglieri regionali di FdI ieri hanno stigmatizzato «la mistificazione da parte della sinistra di certi messaggi, notizie e situazioni, a seconda della convenienza in termini mediatici». A Roma, invece, il senatore dem veneziano Andrea Ferrazzi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno proprio a partire dall’aggressione alla Osakue: «Questo è solo l’ultimo caso, - scrive Ferrazzi - che segue almeno altri otto casi verificatisi nell’ultimo mese. Un episodio che allunga una lunga sequela di intolleranza e violenza negli ultimi mesi. Serve più attenzione da parte del ministro».
Al netto della contrapposizione politica, fa discutere la pagina contro il razzismo acquistata dall’azienda vinicola di Treviso Astoria che cita Martin Luther King: «Intolleranti verso l’intolleranza». A difendere la campagna Filippo, figlio adottivo 28 enne di Paolo Polegato ad di Astoria Vini, di origine colombiana: «Chi come noi ha una buona visibilità e un marchio riconoscibile, oggi deve prendere posizione contro quest’ondata di violenza».