Acque agitate in Arena sciopero per la Carmen Attriti Gasdia-De Cesaris
Giovedì l’opera inizia un’ora dopo. Vertici ai ferri corti su alcune deleghe
Un’ora di sciopero in Arena, e la Carmen di giovedì sera inizierà alle 21.45, anziché all’orario canonico delle 20.45. La decisione è stata presa dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials, e arriva in un momento di tensione altissima all’interno di Fondazione, tensione che ha coinvolto gli stessi vertici, e in particolare la sovrintendente, Cecilia Gasdia, e il direttore generale, Gianfranco De Cesaris.
Ma partiamo dallo sciopero di giovedì, che sarà preceduto da una manifestazione (presidio e volantinaggio) a partire dalle 19 fuori dall’anfiteatro.
I sindacati parlano di «relazioni sindacali inconcludenti con una Direzione che non fornisce garanzie credibili ed, anzi, demanda la definizione del nostro futuro ad un Piano Industriale commissionato all’esterno, cui il sindacato non è chiamato a partecipare e che presumibilmente ci sarà reso noto in autunno».
Il Piano, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, è quello voluto dal Consiglio d’Indirizzo e in particolare dal vicepresidente Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio che lo finanzierà con 150 mila euro affidandolo a un consulente esterno (previo bando di gara). Su questo si erano già appuntate polemiche politiche (Michele Bertucco) e critiche sindacali, che adesso si amplificano. I sindacati chiedono esplicitamente garanzie (prima del termine della stagione Areniana in corso) sul contratto integrativo, sulla definizione della pianta organica, con immediata richiesta di concorsi per nuove assunzioni, su ferie, permessi e tipologie contrattuali e su nuove regole per il personale aggiunto estivo. Viene inoltre chiesto ancora una volta, il ricondo torno all’attività su 12 mesi a partire dal 2019. Cgil, Cisl, Uil e Fials avvertono che «a fronte del perseverare dell’attuale atteggiamento di chiusura da parte aziendale, si preannuncia fin da ora che seguiranno altre azioni di lotta».
Come anticipavamo, in queste settimane è altissima la tensione anche all’interno dei vertici di Fondazione. Se- più fonti, nelle scorse settimane ci sarebbe stata battaglia in Consiglio d’Indirizzo, con la Sovrintendente Gasdia che avrebbe chiesto maggiori deleghe operative, e quindi maggiori poteri, anche a discapito di parte del ruolo ricoperto dal direttore De Cesaris. Ambienti interni alla maggioranza politica che guida il Comune hanno fatto trapelare notizie addirittura di una possibile sostituzione, per volontà del sindaco, della stessa Gasdia con il suo predecessore Giuliano Polo. Ma da Palazzo Barbieri arrivano solo smentite, mentre si fa notare che «in ogni caso la nomina del sovrintendente spetta esclusivamente al ministro dei Beni Culturali». Giusto in queste ore, intanto, Fondazione ha pubblicato il bando di gara per la gestione della biglietteria areniana,. Anche su questo c’erano polemiche in consiglio comunale, dove Michele Bertucco aveva chiesto lumi sul tema. Si era poi parlato di possibile esclusione di Geticket (società on line di Unicredit). Il bando sembra escludere alcuni dei pericoli paventati, ad esempio assicurando «accorgimenti tecnologici per evitare il fenomeno del secundary ticketing» (una sorta di bagarinaggio on line) e fornendo una garanzia (pari al due per cento del valore stimato del servizio, da versare sotto forma di cauzione provvisoria o fideiussione) sia una sponsorizzazione da parte del futuro gestore al Festival areniano per almeno un milione e 200 mila euro l’anno.
Su questo fronte, quindi, la polemica potrebbe spegnersi. Ma su tutti gli altri temi, toccherà attendere quanto meno i primi freschi settembrini.