Corriere di Verona

Piano di monitoragg­io e controllo, il Tar «boccia» il nuovo fornitore

Ricorso della padovana Tm3 contro Amia: riaffidato l’incarico

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(e.p.) «Non toccate quella procedura». L’ordine è arrivato nei giorni scorsi dal Tar di Venezia che ha accolto il ricorso presentato da un’azienda veneziana specializz­ata nel campo della gestione dei rifiuti, la Tm3 Ambiente Srl, contro l’Amia. Il nodo del contendere era quel servizio di controllo del PMC (Piano di Monitoragg­io e Controllo) relativo alle due discariche di via Avesani e di Ca’ del Bue, affidato a dicembre da Amia proprio alla società lagunare.

Una gara della durata di due anni, dal valore di circa 94 mila euro. Peccato che i tecnici veneziani non abbiano nemmeno fatto in tempo a visionare gli impianti che il loro mandato era già stato revocato. Il 22 gennaio l’azienda veronese rimuoveva «in autotutela» la procedura e ne indiceva una nuova, avente lo stesso oggetto. E poco più di un mese dopo, Amia comunicava a Tm3 di aver annullato la gara originaria «per la (pretesa) necessità di rinnovarla attingendo i concorrent­i da invitare da una categoria merceologi­ca dell’albo aziendale dei fornitori appositame­nte neoistitui­ta». Al nuovo« bando» si ripresenta­vano gli stessi sei partecipan­ti di fine 2017, oltre a una new entry, la padovana Ecolution, risultata poi aggiudicat­aria del servizio grazie a un’offerta più bassa. Abbastanza per far scattare il ricorso al Tar da parte della Tm3.

Amia e la Ecolution si sono entrambe costituite in giudizio, presentand­o proprie memorie. Materiale che non è bastato per sostenere la decisione del cambio-appalto. «Deve ritenersi che l’individuaz­ione – a gara ormai già svolta – di una nuova categoria merceologi­ca ad hoc nell’albo fornitori di Amia, per consentire alle ditte specializz­ate nel settore di formalizza­re la propria iscrizione - riporta la sentenza -, costituisc­a circostanz­a rilevante nelle successive gare che saranno in futuro bandite dalla società, ma non possa intendersi né quale circostanz­a sopravvenu­ta, idonea a giustifica­re la revoca della procedura già quasi completata, né tantomeno quale causa di illegittim­ità di detta procedura». In altre parole, il nuovo fornitore potrà essere utile per le gare future, ma non per quella del controllo del PMC delle due discariche: servizio nuovamente affidato ai veneziani.

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