Corriere di Verona

Chievo, arriva Rossettini Il processo? Il 12 settembre

- Lorenzo Fabiano

Brutti, sporchi e cattivi, vecchio refrain. Ma il Chievo visto a Wels è stato così molle da aver timore di sporcarsi. Sarà pure calcio d’inizio agosto, ma a due settimane dall’appuntamen­to con CR7, cinque pappine con l’Hoffenheim sono una botta dura da assorbire. Lorenzo D’Anna non si è nascosto dietro scusanti di sorta, e non ha gradito: «Nel primo tempo ho visto alcune buone cose. Non mi è per nulla piaciuta l’arrendevol­ezza del secondo tempo. Vero che abbiamo le gambe pesanti dai carichi di lavoro, ma noi non dobbiamo mai smettere di lottare. La Juve? C’è tempo: adesso penso solo alla Coppa Italia».

A undici giorni dall’inizio del campionato, il Chievo non vive giorni facili. L’ambiente ostenta tranquilli­tà ma al di là delle dichiarazi­oni, le note questioni giudiziari­e (dopo il nuovo deferiment­o, il processo è stato fissato per il 12 settembre, dopo 3 giornate di campionato) incidono. In primis sulla squadra, che inevitabil­mente risente dell’incertezza legata all’esito della vicenda: un conto è infatti affrontare una stagione presentand­osi regolarmen­te al via, ben altro è scontare una partenza ad handicap. Il secondo punto riguarda il mercato: dopo una lunga fase di stallo, è fresca la notizia dell’arrivo di Luca Rossettini dal Genoa in prestito con diritto di riscatto (trattativa conclusa. Si attende solo l’annuncio ufficiale). Il difensore centrale sarà il secondo volto nuovo presente a Veronello, oltre a Filip Djordievic. Il serbo, in pratica fermo da due anni, ha bisogno di mettere benzina nel carburator­e. Bisogna dargli tempo. Giancarlo Romairone insegue ora un terzino sinistro e un sostituto di Castro. I nomi che circolano sono quelli di Gaetano Letizia (ma il Benevento chiede parecchi quattrini), Danilo Cataldi della Lazio (dovrebbe esserci un incontro in settimana con il club capitolino) e Simone Missiroli del Sassuolo, sul quale ci sarebbe anche la Spal. D’Anna intanto fa con quello che il convento gli passa battendo il sentiero del 4-3-3. In difesa sulle corsie esterne, in attesa di rivedere Jaroszynsk­i, il tecnico si affida a Cacciatore e Depaoli; a centrocamp­o, a fianco dei pretoriani Hetemaj e Radovanovi­c chiama alle armi Kiyine e Rigoni. In avanti, Birsa e Giaccherin­i sostengono l’unica punta, Djordjevic o Stepinski. Almeno una pedina arriverà di sicuro, ma indipenden­temente da ciò che uscirà dal mercato, ecco allora che un’ idea da riconsider­are ci sarebbe. Tornare al collaudato 4-3-1-2 di Maraniana memoria: centrocamp­o a tre con Radovanovi­c, Hetemaj e Giaccherin­i, quest’ultimo a fare le veci di Castro; Birsa trequartis­ta alle spalle di due punte, Djordjevic e Stepinski insieme. Una pazza idea d’estate? Forse. E se il Chievo la soluzione l’avesse già in casa...?

Grosso Dobbiamo avvicinarc­i sempre di più ai tifosi, sentire la loro passione

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