Schiacciato dalla panchina Per la morte di Matteo ci sono sei indagati
Sono sei gli indagati VERONA per la morte del 14enne Matteo Pedrazzoli, schiacciato venerdì sera scorso dal crollo di un’installazione artistica a forma di panchina nei giardini pubblici dell’Ecomuseo di Castel d’Ario, nel Mantovano. Lo ha precisato ieri mattina il sostituto procuratore Silvia Bertuzzi, titolare dell’inchiesta che dovrà far luce sulla morte del ragazzo, che frequentava gli Stimmatini a Verona. Oltre al sindaco, Daniela Castro, alla guida di una lista civica, rispondono di omicidio colposo la progettista della panchina-monumento, l’architetto Elena Bellini, sempre di Castel d’Ario, Marzio Furini di Melara (Rovigo), responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Luca Bronzini di Isera (Trento), titolare della Bronzini Luca & c. sas, che aveva vinto l’appalto per la riqualificazione dei giardini pubblici del paese, Cristian Manfredi di Mori (Trento) e Loris Manfredi di Rovereto (Trento), titolari della Car mec snc di Rovereto, i carpentieri che materialmente hanno realizzatole due panchine monumento girevoli, una delle quali è crollata schiacciando il 14enne.Venerdì sera in centro a Castel d’Ario, a una quindicina di chilometri da Mantova, il clima era festoso. Piena estate, festa della locale sezione Avis iniziata da poche ore, circa 250 persone in giro proprio in quella zona. Ma all’improvviso il panico: nel parchetto a due passi da castello e area feste è crollata una delle enormi panchine girevoli in ghisa installate solo di recente. Sotto la struttura è rimasto schiacciato Matteo. Per liberare il giovane si sono messe all’opera una quindicina di persone tra soccorritori e passanti e i sanitari hanno tentato il massaggio cardiaco per circa 45 minuti, ma è stato tutto inutile. Le monumentali panchine — due, identiche — sono state progettate dall’architetto Elena Bellini e sono state installate circa tre mesi fa. Oar è tutto sotto sigilli.