Corriere di Verona

Ecco Burruchaga il figlio d’arte E arriva anche Barba

- M.S.

Papà, Jorge, si è passato VERONA la palla con un certo Maradona (a esser precisi Maradona la passò a lui e da quel passaggio nacque il gol del 3-2 sulla Germania che valse il Mundial ’86). Parliamo del Maradona che fa da prefazione al debutto di CR7 in Italia, col Pibe de Oro era il 1984, Hellas contro Napoli, con Cristiano Ronaldo è il 2018, Chievo contro Juventus, stesso stadio – il Bentegodi – e stessa storia: la storia di un campione che si battezza alla serie A qui in riva all’Adige. Papà Jorge è dunque Jorge Burruchaga e il Chievo a tre giorni dal gong del mercato – si chiude venerdì alle ore 20 – porta in Italia il figlio, Mauro, classe ’97, mancino di centrocamp­o, ex titolare nella squadra B del River Plate. È un’operazione messa in piedi un mese fa, in Argentina, propiziata dal fatto che Burruchaga jr ha capito d’esser fuori dall’orizzonte della prima squadra. Un’operazione a basso costo: giusto una percentual­e da pagare al River, così scrivono i giornali argentini, in caso di futura cessione del ragazzo. Il ragazzo è figlio d’arte, dunque. Il terzo figlio d’arte nella storia del Chievo in serie A (nella serie A 2018/19 debutterà con la Roma Justin Kluivert, altro livello, figlio di Patrick, ex attaccante di Ajax, Milan e Barcellona). Prima di lui un estate fa prendeva stanza a Veronello il regista Gianluca Gaudino, pargolo di Maurizio, a sua volta nato da emigranti in Germania, vecchia punta in maglia Stoccarda nella finale di Coppa Uefa 1989 contro il Napoli (vinse il Napoli, quello di Maradona). Contratto fino al 2021, Gaudino l’anno scorso ha giocato 16’ in A (due presenze) e 85’ in Coppa Italia, bel piede ma ritmi di giocata bassi, fisico rinforzabi­le, oggi un probabile prestito in serie B alla Salernitan­a. Col figlio d’arte cresciuto a pane e guantoni è andata meglio e ci si riferisce a Sorrentino jr, papà Roberto che negli anni ’80 ha parato per Catania, Cagliari e Bologna (anche lui sfidando Maradona), Stefano che oggi continua a parare per il Chievo, 240 presenze col club della Diga fra 2008 e oggi.

Con Burruchaga jr si chiude anche il mercato del Chievo? Diciamo che al momento, quanto a numeri, ogni casella sarebbe a posto. Gli arrivi di Rossettini, Obi e ieri Federico Barba (firma sino al 2022 per il classe ’93, ex Empoli, l’anno scorso titolare nella serie B di Spagna con lo Sporting Gijon) sulla carta completano la difesa – in mezzo e all’occorrenza in fascia sinistra – e la mediana. Il resto lo dirà il campo ma di certo è stata l’estate degli addii (Dainelli, Gamberini, soprattutt­o Castro e Inglese, con quest’ultimo che è andato a rafforzare il concorrent­e-salvezza Parma) e dello stallo creato a un certo punto dal processo sportivo sulle plusvalenz­e. Un’estate, su piazza affari, che al momento sì, si chiude con Burruchaga jr.

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