Corriere di Verona

Pazzo di Hellas Una tripletta che entra nella storia

Con la tripletta al Carpi sale a 37 gol : supera le leggende Zigoni, Bui e Luppi. E sarà titolare anche a Crotone

- Matteo Fontana

La tripletta di Giampaolo Pazzini riscrive la storia dei bomber del Verona. L’Hellas si scatena con il Carpi, vince per 4-1, diverte il pubblico del Bentegodi e si gode la gran vena del capitano, schierato da Fabio Grosso al posto di Samuel Di Carmine, costretto allo stop per un problema muscolare accusato sabato pomeriggio, durante l’allenament­o di rifinitura. Per cui il Pazzo dovrebbe essere titolare anche sabato a Crotone. Se saprà essere micidiale com’è stato con il Carpi, progredirà ancora nella lista dei marcatori della storia dell’Hellas. I tre gol siglati domenica gli sono valsi l’ingresso nella top 20: è diciannove­simo. Sono 37 le reti realizzate con la maglia gialloblù dal Pazzo, 26 di queste firmate in B. Poi ce ne sono 10 in A e una in Coppa Italia (quella nel 4-1 alla Juve Stabia, ad agosto). Così l’attaccante ha superato un trio di leggende del Verona: Gianfranco Zigoni, a quota 35, e Gianni Bui e Livio Luppi, a 36, insieme ad Arnaldo Morandi, prolifica ala della squadra negli anni ’20. Grande scatto, dunque, per Pazzini, che già nella partita con il Padova, al debutto del nuovo campionato, aveva sfiorato il gol decisivo. In quel caso gli bastarono pochi minuti, da subentrato nel finale, per costruirsi, con il supporto di Di Carmine, l’occasione per dare al Verona il punto della vittoria in pieno recupero. La sua girata fu respinta con una gran parata da Merelli. Anche Colombi, portiere del Carpi, ha messo un paio di grosse pezze sui tentativi di Pazzini, ma i molti palloni scodellati in area da un Hellas sempre all’assalto hanno evidenziat­o le qualità del numero 11 del Verona: «Ho vissuto la giornata perfetta: una grande vittoria per la squadra e tre gol per me. Sto bene, voglio aiutare l’Hellas a ritornare dove merita. Io sono a disposizio­ne, sono contento di essere qua, ho un bellissimo rapporto con tutti», le sue parole. Al solito infallibil­e dal dischetto, il Pazzo ha infilato con opportunis­mo sulla carambola che ha condotto al quarto gol, e avrebbe persino centrato il poker, all’ultimo secondo della gara, non fosse stato segnalato il fuorigioco sull’assist che Ryder Matos gli aveva fornito. Ecco, quindi, un Pazzini che ha ripreso secondo la miglior cadenza avuta nella precedente stagione di Serie B, quella conclusa con 23 gol all’attivo, il titolo di capocannon­iere e, soprattutt­o, la promozione in A dell’Hellas. Pazzo decisivo come, per diverse ragioni, non ha potuto essere l’anno scorso. Gli attriti con Filippo Fusco e le incomprens­ioni con Fabio Pecchia, l’esclusione all’esordio con il Napoli, il gesto polemico rivolto all’allenatore dopo aver segnato, su rigore, il gol dell’1-3 nella partita persa con la formazione di Maurizio Sarri, tutto quel che ne è conseguito. Questo è il passato, mentre il presente conferma l’assunto per cui il Pazzo, in B, è un fattore fondamenta­le. Fabio Grosso si gusta un attacco in cui, se non c’è Di Carmine (35 gol fatti negli ultimi due campionati, non bruscolini), il «cambio» – strano ma vero – è un signore che, tanto per gradire, tra i profession­isti ha segnato 178 reti.

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 ??  ?? La gioia Giampaolo Pazzini mostra il tre dopo la tripletta rifilata do,menica al Carpi nel vittorioso 4-1 per l’Hellas
La gioia Giampaolo Pazzini mostra il tre dopo la tripletta rifilata do,menica al Carpi nel vittorioso 4-1 per l’Hellas

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