L’Hellas vince: Zaccagni decisivo Rimonta emozionante, vetta salva
Lo Spezia resiste ai primi attacchi gialloblù e va a segno con Bidaoui Il brasiliano Matos pareggia sulla respinta del portiere poi regala l’assist al neoentrato
I lupi dell’Hellas escono dalle tane e firmano una vittoria in rimonta che accende i cuori gialloblù. Un 2-1 di lotta, perché di licantropi ne ha pure lo Spezia, che si presenta al Bentegodi con l’abito di chi appare cauto e, invece, è pronto a trasformarsi.
Luna piena su Verona, attenzione ai lupi mannari: sono quelli dell’Hellas, che escono dalle tane e firmano una vittoria in rimonta che accende i cuori gialloblù.
Dura è dura, per un 2-1 di lotta, perché di licantropi ne ha pure lo Spezia, che si presenta al Bentegodi con l’abito di chi appare cauto e, invece, è pronto a trasformarsi in una terrificante creatura della notte. Per questo Fabio Grosso predica pazienza, con l’Hellas che tiene sotto controllo i ritmi. Fin troppo, forse, perché per accelerare ci vuole tempo. Non è questione di un turnover che viene applicato in misura ridotta.
Recuperato Pazzini in volata, le chiavi dell’attacco vengono consegnate a lui, con Tupta, gran protagonista sabato a Crotone, che comincia dalla panchina. Poi c’è Balkovec per l’acciaccato Almici, mentre Gustafon prende il posto di Dawidowicz. Non è certo un Verona rivoluzionato, ma la fuoriserie vista col Crotone fatica a carburare. Merito anche dell’assetto accorto dello Spezia, che Pasquale Marino, vecchia lenza che una ne pensa e cento ne fa, dispone con arguzia: si chiudono gli spazi attorno a Matos e Laribi, i detonatori del gioco offensivo dell’Hellas, e il Pazzo, poco supportato, si annebbia presto. Soltanto gli osservatori più distratti non si rendono conto dei rischi corsi dal Verona, punzecchiato in un paio d’occasioni da Okereke. Il gol di Bidaoui non piove dal cielo, dunque. Ci voleva una pedata per togliere dalla routine l’Hellas, che si sveglia e recupera, e il copione chiama sul palco i protagonisti attesi: Pazzini tira, Matos ribatte in rete sul pasticciaccio brutto che combina Manfredini. Pari e patta, e via che si ricomincia.
Di tutta evidenza è il fatto che al Verona occorre marciare a passo ben più spedito per non scivolare nelle trappole dello Spezia. La bussola della gara chiama la necessità dei cambi per rivoltare un andazzo orientato alla lentezza. Va piano, l’Hellas, e Grosso, per dargli una mossa, sostituisce Gustafson con Zaccagni, per poi togliere Pazzini e giocarsi il bingo con Tupta.
La ruota gira per il verso desiderato, perché è proprio Zaccagni a piazzare in porta il gol del sorpasso. Lesto lui, e giù il cappello per Matos, che spezza in due la difesa dello Spezia e gli mette sul piedela palla del 2-1. Dopo è Silvestri a stoppare Mora con un balzo decisivo, e quel che rimane è un allungo per tenersi la testa della Serie B. Appuntamento a Salerno, sabato.