Piatek-Stepinski, bomber a duello Il Chievo cerca punti a Marassi
Identica nazionalità, identica età, identico ruolo e dunque (come nel calcio di una volta) numero di maglia. Diverse come sono — il gioco verticale di Ballardini, quello per vie esterne di D’Anna — Chievo e Genoa pendono verso due polacchi di ventitré anni che indossano il 9 e di mestiere cercano il gol. Stepinski (quota 2) e Piatek (che si pronuncia Piontek e ne ha già infilati 5), a Marassi stasera c’è un duello che, per un attimo, può distrarre lo sguardo dalle magagne clivensi: «Piatek è un po’ più fisico e strutturato di Mariusz, per il resto sono simili, bravi negli ultimi sedici metri e a concretizzare il lavoro degli altri, poca partecipazione alla manovra».
Così D’Anna, ieri, nel virare verso i risvolti di una partita che, sulla carta, pare fatta apposta per mettere a nudo le debolezze del Chievo. È un Genoa che corre, e tanto, sbadato fuori casa ma cinico al Ferraris, parecchi palloni dentro per il bomber del torneo Piatek e per Kouamé, che potrebbe subentrare a Pandev e col polacco vanta già un bel feeling.
È un Chievo cui manca una quadra, davanti e dietro. Il ko con l’Udinese, ancora fresco — 0 a 2, tre giorni fa, Bentegodi — ha detto di una trama tattica in cantiere, di una fase offensiva che quando crea fatica a pungere, di una fase difensiva da stare sempre sul chi va là. «Per me il punto fon- damentale è che ci manca l’aggressività su chi ha la palla», riflette D’Anna. «Più mettiamo pressione e più aiutiamo mediana e difesa. Quel tipo di pressione ancora non c’è, va fatta in modo più forte, travolgente, incisivo. Al netto di ciò la retroguardia, con l’Udinese, s’è mossa bene, con la linea». Retroguardia, quella clivense, sottoposta a ulteriori pressioni, a Genova. Perché Bani non c’è, dunque Tomovic-Rossettini in mezzo e, forse, turnover con Depaoli per Barba (l’unica alternativa centrale di ruolo). «Il Genoa è squadra cui opporre forze fresche e qualcosa cambierò»: parola di D’Anna, lui che a Marassi, del suo Chievo, deve provare soprattutto a cambiare la classifica.
Il genoano è più fisico ma entrambi sono bravi a buttarla dentro
Qualcosa cambierò, è una sfida nella quale schierare anche forze fresche