Corriere di Verona

Hellas, a Brescia la svolta deve partire dall’attacco

Fino a questo momento solo sei reti per le punte del Verona, uno dei problemi che hanno portato alla dieta di punti. Grosso conta su un colpo di reni a Brescia

- Fontana

Capocannon­iere Finora il più prolifico tra gli attaccanti risulta Pazzini con tre gol (due su calcio di rigore)

Se l’attacco non va, il flipper dell’Hellas fa tilt. Nel Verona che in questo campionato continua a prendere almeno un gol a partita, la produzione di reti si è rarefatta in maniera netta.

In questo modo i gialloblù hanno cominciato a rallentare: dal primo posto sono scalati al terzo, superati dal Pescara e dal Palermo, con la concorrenz­a che pressa da vicino. Il calo che ha portato la squadra a vincere soltanto una delle ultime sei partite passa (anche) dalla mancanza di concretezz­a in fase di finalizzaz­ione. La batteria avanzata di Fabio Grosso si è messa a stecchetto, e così il Verona fa la dieta di punti: tempi di vacche magre, già. Eppure il fronte degli attaccanti a disposizio­ne di Grosso è largo e qualificat­o. Considerat­o che Karim Laribi è stato utilizzato perlopiù nel tridente – per quanto con facoltà di agire a seconda degli spazi concessi – sono otto i giocatori che sono stati ruotati in ruoli offensivi, finora: Samuel Di Carmine, Giampaolo Pazzini, Karamoko Cissé, Antonino Ragusa, Lubomir Tupta, Ryder Matos, Seung-woo Lee e, infine, lo stesso Laribi. Sommando i gol segnati da tutti loro, si arriva a quota 6. Di questi, due sono stati siglati su calcio di rigore da Pazzini, che è, al momento, il capocannon­iere dell’Hellas, con 3 reti fatte. Dietro di lui ci sono due centrocamp­isti, Liam Henderson e Mattia Zaccagni, con 2 gol.

Le statistich­e dipingono un Verona che è rimasto a secco di frequente, e che se prima creava molte occasioni ma realizzava poco, adesso fatica anche in questo senso. Dunque, Pazzini a 3. Poi, con una marcatura a testa, Laribi, Matos e Di Carmine. Troppo poco per una pattuglia con una dote di gol che dovrebbe essere più che abbondante. Sono sempre a zero, d’altronde, gli altri: Cissé, impiegato per cinque volte e 198’ totali, Tupta (6 per 295’, titolare a Crotone, con la Salernitan­a e venerdì con la Cremonese), Ragusa (7 e 438’) e Lee (4 per 85’, inserito dal via nella gara persa in casa con il Lecce). Grosso ha dato delle chance a tutti, ma i risultati non sono stati, per adesso, soddisface­nti. Le reti effettive del Verona, detratte quelle del 3-0 assegnato a tavolino dal giudice sportivo per la mancata disputa della partita di Cosenza, sono 13, dato che colloca l’Hellas all’ottavo posto per gol all’attivo in questo campionato, alla pari con la Salernitan­a e il Crotone. In sostanza, a metà classifica. Non è un mistero che qualcosa non vada, stando così le cose. Domenica, a Brescia, contro una squadra che vive un eccellente momento di forma, con otto risultati utili consecutiv­i messi in fila, risollevat­a dall’arrivo in panchina di Eugenio Corini, con di fronte, per restare in tema di attaccanti, l’ex Ernesto Torregross­a, annunciato in ottima condizione, il Verona ha bisogno di svoltare per non cadere. Grosso spera di avere al meglio Matos, che rappresent­a, nella sua idea di calcio, un tassello fondamenta­le. Si era rivisto per uno spezzone ad Ascoli, ma con la Cremonese è rimasto tra le riserve, non ancora al pieno delle energie, dopo l’infortunio accusato con il Lecce, una tegola che ha fiaccato la squadra.

Da quella sera, non per caso, l’Hellas ha smarrito la brillantez­za del gioco, ha iniziato a essere meno insistente in attacco, ha smarrito lucidità e ha fatto anche molta più fatica a centrare la porta avversaria. L’attesa riguarda l’ala brasiliana ma pure Di Carmine, stoccatore scelto che ha scontato in avvio gli esiti della lesione muscolare che l’ha fermato a metà settembre, e che adesso deve sbocciare per offrire tutto quello che ha nelle sue corde. Come, peraltro, tutta la frontline di questo Verona, fino a questo momento sempre eccessivam­ente a corrente alternata: urge premere il tasto d’accensione.

 ??  ?? A segno
Fino ad ora il miglior realizzato­re dell’Hellas di Fabio Grosso continua ad essere Giampaolo Pazzini: tre gol in cinque presenze, di cui due su calcio di rigore
A segno Fino ad ora il miglior realizzato­re dell’Hellas di Fabio Grosso continua ad essere Giampaolo Pazzini: tre gol in cinque presenze, di cui due su calcio di rigore

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy