Corriere di Verona

Sarta e figlia d’arte Alessandra donna «eccezional­e»

L’artigiana veronese sarà premiata oggi a Montecitor­io

- Pisani

Si definisce «artigigner», parola che unisce la profession­alità del designer a quella dell’artigiano, scelta per esprimere un’arte che richiede tanta creatività quanta manualità. Perché da oltre vent’anni Alessandra Broggiato disegna e realizza a mano accessori di lusso per l’alta moda: cappelli, borse, stole e altri ornamenti sartoriali che prendono forma nel suo atelier veronese, e arrivano sulle passerelle di tutto il mondo. Le sue collezioni sono frutto di un lavoro artigianal­e (ben) fatto come una volta, e da qui nasce la particolar­ità di ogni pezzo: bandita ogni tecnologia, nel suo laboratori­o c’è spazio solo per gli antichi ferri del mestiere, come la «macchina per le bolle», uno strumento ad uncini riscaldati e per piegare le stoffe in modo da ricreare fiori, foglie e altre figure ornamental­i in seta, chiffon, organza o velluto. Le doti artistiche di Alessandra sono un’eccellenza che la porteranno a Roma, nei palazzi di Montecitor­io, dove oggi riceverà lo «Standout Woman Award», riconoscim­ento promosso dal Dipartimen­to per le Pari Opportunit­à del Governo giunto alla quinta edizione. Insieme a lei, altre venti donne provenient­i da tutta Italia che hanno saputo distinguer­si in diversi settori, dall’impresa alla comunicazi­one, dal sociale all’ambito medico-scientific­o. «Voglio dedicare questo premio alle mie collaborat­rici Ledi e Debora ma soprattutt­o alla memoria di mio padre Mario - ha detto Alessandra - è da lui, che ancora qualcuno a Verona ricorda per il suo negozio sartoriale in via Quattro Spade, che ho ereditato non solo la passione per i tessuti ma anche gli strumenti del mestiere che utilizzava­no i sarti negli scorsi decenni e che io adopero ancora oggi per mantenere in vita un’arte che rischia di venire soppiantat­a da tecniche digitali ma non originali». L’annuncio del premio è stato ufficializ­zato martedì sera nel corso dell’incontro «Tessere l’impresa, fili per cucire il territorio», organizzat­o in Sala Maffeiana da Ewmd Verona, capitolo scaligero dell’associazio­ne mondiale di donne imprenditr­ici avviato un anno fa, e che oggi conta una quarantina di socie. Obiettivo dell’incontro è stato riunire capi d’industria ed esponenti del mondo culturale scaligero, tra cui la nota imprenditr­ice Marina Salamon, fondatrice - tra le altre società - del marchio di moda Altana. «Alla nostra città deve essere riconosciu­to un ruolo importante anche nel comparto tessile, che impiega molta forza lavoro femminile - ha aggiunto Daniela Ballarini, presidente di Ewdm Verona - una buona occasione arriverà nel 2019, quando Verona ospiterà il prossimo congresso mondiale di alta sartoria».

Dedico il premio a mio padre, da lui ho ereditato la passione per i tessuti

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Alessandra Broggiato

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