Percorso filobus, doppia modifica «Tempi ok»
La questione si trascina VERONA ormai da un ventennio, da quando ancora il filobus si chiamava «tramvia». E il tema è quello del passaggio del nuovo mezzo di trasporto pubblico lungo via Pisano, in Borgo Venezia. Se rimanesse lì il tracciato sia per l’andata che per il ritorno, non resterebbe più alcuno spazio per le auto, né in movimento e neppure in sosta. E i residenti della zona, appunto dall’inizio del secolo, protestano. Pochi giorni fa la questione era stata risollevata con forza dal capogruppo di Verona Domani, Marco Zandomeneghi, e dal consigliere leghista (critico) Thomas Laperna.
Ma adesso, a tamburo battente, ecco arrivare l’ipotesi di soluzione, accompagnata da un’altra novità relativa alla zona Stadio. Due varianti al progetto sono state infatti presentate dall’assessore alla Viabilità Luca Zanotto e dal presidente di Amt Francesco Barini, affiancati dal presidente della terza circoscrizione Nicolò Zavarise.
In Borgo Venezia, la variazione riguarda lo sdoppiamento del senso di marcia del filobus sulle vie Pisano e via Spolverini. In questo modo, via Pisano non sarebbe «ingolfata» dai due sensi di marcia del filobus, ed entrambe le vie resterebbero accessibili al traffico privato, al mezzo pubblico e al parcheggio.Per quanto riguarda invece la zona stadio, all’incrocio tra piazzale Olimpia, via Fra’ Giocondo e viale Palladio, si procederà con la realizzazione di una nuova rotonda.
Un intervento che consentirà la riorganizzazione dell’intero snodo viario, con la messa in sicurezza dell’incrocio, la riqualifica del tratto stradale ed il miglioramento del flusso veicolare, per eliminare la possibilità che il filobus subisca rallentamenti o blocchi viabilistici. Secondo Comune e Amt, le varianti non incideranno minimamente sui tempi dei lavori, e quindi non costituiranno una possibile causa di interruzione dei finanziamenti governativi. Entrambe le modifiche al tracciato del filobus proposte da Amt, passano da questo momento al vaglio del Comune e poi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il nuovo iter procedurale, è stato ribadito con molta forza e senza tentennamenti, non condizionerà in alcun modo lo svolgimento dei lavori di realizzazione del filobus, la cui cantierizzazione è stata riaperta il 5 novembre scorso in zona San Giacomo, «in linea – ha detto il vicesindaco Zanotto - con le tempiste del cronoprogramma stabilito con il ministero». L’opera del filobus, che avrà 23 chilometri di tracciato, ha un costo di realizzo pari a 143 milioni, coperti al 60 per cento dallo Stato, e per il restante 40 per cento dal Comune attraverso Amt. L’opera collegherà la città su due linee, da San Michele allo Stadio e da Borgo Roma - Zai a Ca’ di Cozzi.