«Libertà è rischiare» Dottrina Sociale, si parte domani
Saranno le parole di Papa Francesco, in un videomessaggio che sarà trasmesso domani sera alle 20.30 nell’auditorium del Cattolica Center di via Germania, ad aprire la nona edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, in programma a Verona da domani a domenica prossima.
L’edizione di quest’anno sarà intitolata «Il rischio della libertà», ed è stata presentata a palazzo Barbieri dal sindaco Federico Sboarina, da don Adriano Vincenzi, ideatore e coordinatore dell’evento, dal presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, Jim Oleary della Bank of Labor di Kansas City, da Adriano Tomba, segretario generale di Fondazione Cattolica e da Marco Zappella, della Comunità Cenacolo.
Proprio don Vincenzi ha sintetizzato lo spirito di questa edizione: «Libertà come capacità di affrontare il rischio del nuovo – ha detto – come rifiuto di ogni omologazione, come capacità di dare uno slancio in più, magari anche alla nostra città. Spesso invece la libertà viene negata in mille modi, ma difficilmente questo viene percepito, perché può farlo solo chi è in grado di udire il grido del silenzio: il grido dei morti nel Mediterraneo, quello delle migliaia di ragazze costrette a vendere il loro corpo per arricchire organizzazioni criminali, o quello di chi vive sotto la scure dell’usura». Temi fondamentali, dunque, su cui interverranno ospiti di grande rilievo, da monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei (che celebrerà la Messa conclusiva, domenica mattina in Sant’Anastasia), al Vescovo di Faenza, Mario Tosi. Per il mondo «laico» ci saranno lo stesso Paolo Bedoni ma anche Newton Jones, presidente della Bank of Labor. Di grande rilievo anche i dibattiti su temi internazionali, a partire da quella condotta da padre Ramzi Sidawi, economo presso la Custodia di Terra Santa, che terrà un intervento sulla situazione in Medio Oriente. Da seguire anche monsignor Gjergi Meta, Vescovo di Rrehshen, su «Dal regime comunista alla libertà: il cammino dell’Albania».
Il sindaco Sboarina ha ricordato la prima edizione del Festival quando lui era ancora assessore, sottolineando come in questi anni la manifestazione abbia avuto una crescita esponenziale. «È una grande opportunità per la città e per il Paese – ha spiegato a sua volta Bedoni, – e Cattolica vede questa manifestazione come un investimento perché non siamo solo uno sponsor ma ci sentiamo chiamati a giocare in prima persona».