Corriere di Verona

Il paradosso di Verona: tariffe più bassa, ma è ultima in differenzi­ata

- L. A.

I rifiuti a Verona? Bene per quanto riguarda la tariffa, che è la più bassa del Veneto; meno bene, anzi, piuttosto male, per quanto riguarda la raccolta differenzi­ata, settore in cui siamo invece all’ultimo posto della classifica regionale. Partiamo dal dato positivo: rispetto a una media regionale di 236 euro (e ad una media nazionale che vola a 302), a Verona la media di spesa per famiglia è di 193 euro (a Venezia se ne pagano 377euro, a Rovigo 270, a Padova 214 e a Vicenza 208). Come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, Verona è adesso nei guai perché non sa più dove smaltire i propri rifiuti. I tecnici dell’Amia, avevano ipotizzato un aumento tariffario (più 8 per cento), al quale però sia il vicepresid­ente Alberto Padovani che la giunta comunale (con l’assessore Segala) si erano subito opposti. Resta il fatto che nel bilancio Amia c’è un buco milionario, che qualcuno dovrà tappare. Lo farà Agsm? Possibile. In ogni caso, il piano finanziari­o aziendale dovrebbe esse presentato entro la settimana prossima, ed allora sapremo qualcosa di più su quello che ci aspetta.Il dato negativo della relazione pubblicata dall’Osservator­io prezzi e tariffe di Cittadinan­zattiva, è appunto quello relativo alla raccolta differenzi­ata: nella classifica regionale in materia, Verona è «maglia nera» con il 50,7 per cento, mentre le altre province venete fanno decisament­e meglio (Treviso raggiunge l’84,6%, Belluno il 78,2, Vicenza il 71,6, Padova il 54,1, Venezia il 53,7 e Rovigo il 52,4% per cento).

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