Corriere di Verona

«Sei posseduta»: botte e angherie alla figlia

La madre, una «integralis­ta» pentecosta­le, andrà a processo per maltrattam­enti e lesioni

- E. P.

Le due, oggi, si sarebbero «riappacifi­cate». Ma nel frattempo, la denuncia presentata dalla figlia nell’ottobre di tre anni fa, ha portato alla sbarra la madre con le pesanti accuse di maltrattam­enti e lesioni. Il gup Marzio Bruno Guidorizzi, infatti, al termine dell’udienza di ieri ha rinviato a giudizio la signora, una straniera di 44 anni originaria dell’Est Europa e residente in provincia che il prossimo 21 gennaio affronterà il processo in aula difesa dall’avvocato Alessandra Bisighini. Era stata la figlia, che oggi ha vent’anni, a denunciare tutto dopo l’ennesima esplosione di violenza da parte della donna. Il 20 ottobre di tre anni fa, aveva colpito con un pugno in pieno volto la ragazza, «cagionando­le una ferita al labbro superiore». E a quel punto, la giovane aveva trovato il coraggio di raccontare quel che lei e il suo fratello minore erano costretti a subire.

Una sorta di rigida educazione su base religiosa. Secondo l’accusa, la madre avrebbe imposto «ritmi di vita e modalità di interazion­e con gli estranei al nucleo familiare, assolutame­nte incompatib­ili con la normale vita di relazione, imponendol­e altresì pesanti limitazion­i su abbigliame­nto, frequentaz­ioni e visione di programmi televisivi che fossero contrari o non aderenti alla propria confession­e religiosa». Una vera e propria «integralis­ta pentecosta­le». Il capo d’imputazion­e formulato dalla procura, riporta anche che la donna avrebbe costretto la ragazza ad assistere alle violenze in danno del fratellino e viceversa e, in una singola occasione, avrebbe ordinato a uno due figli di registrare la scena. Inoltre, non avrebbe risparmiat­o gli insulti alla ragazza, sostenendo che fosse posseduta dal demonio. «Il diavolo si è impadronit­o di te» le avrebbe urlato dopo aver pronunciat­o offese irripetibi­li. Un incubo durato anni, fino almeno alla denuncia. Oggi, come detto, la situazione sembrerebb­e tornata alla normalità. Ma ora spetterà al giudice mettere la parola fine alla vicenda.

La denuncia La ragazza si è decisa a chiedere aiuto dopo un pugno della donna che le ha spaccato il labbro

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