Tentata rapina, video delle telecamere al vaglio per risalire al complice
Proseguono a ritmo serrato le indagini della polizia per risalire al bandito riuscito a dileguarsi dopo il fallimentare tentativo di rapina ai danni della filiale del Banco Bpm di piazza Risorgimento, a San Massimo. Il suo complice, S.C., siciliano di 28 anni con precedenti, è stato infatti arrestato in flagranza dagli agenti delle volanti, dopo essere stato bloccato da tre clienti che hanno approfittato di una sua incertezza e gli sono letteralmente piombati addosso. E domani comparirà di fronte al gip Marzio Bruno Guidorizzi per la convalida. Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal pm Stefano Aresu, stanno analizzando i filmati registrati dal circuito di telecamere della banca lunedì pomeriggio, quando i due malviventi sono entrati in banca a volto scoperto fingendosi normali clienti. Era stato il complice riuscito a fuggire, a estrarre un taglierino per minacciare i dipendenti e i clienti, mentre il giovane originario di Catania aveva tenuto la lama in tasca. Già nelle ore successive al colpo, i poliziotti avevano rintracciato l’auto utilizzata dai due per raggiungere San Massimo: su disposizione del pm è stata posta sotto sequestro e «setacciata» dagli specialisti della scientifica alla ricerca di eventuali impronte. Inoltre, nel corso degli accertamenti, è stato verificato che l’arrestato era già sottoposto all’obbligo di firma per reati della stessa natura. (e.p.)